Avellino: Rastelli perde un centrocampista verso la sfida col Taranto

Sabato (ore 17.30) la gara contro i rossoblu allo "Iacovone" per il trentaquattresimo turno

avellino rastelli perde un centrocampista verso la sfida col taranto
Avellino.  

Federico Casarini non sarà a disposizione di Massimo Rastelli per la sfida Taranto-Avellino, valida per la trentaquattresima giornata del campionato di Serie C (girone C) e in programma sabato (ore 17.30) allo stadio "Erasmo Iacovone". Il centrocampista biancoverde ha rimediato il quinto giallo stagionale nel corso della gara persa dai lupi contro il Picerno: scatta in automatico, quindi, la giornata di squalifica per Casarini.

Rastelli recupera Lorenzo Moretti, che era reduce dallo stop causato dall'ammonizione in Giugliano-Avellino. Inoltre, ammenda di 600 euro per il club: "lancio di bottigliette d'acqua semipiene e senza tappa senza colpire alcuno", si legge nel documento ufficiale della Lega Pro.

Un turno per Casarini e per il preparatore atletico dei rossoblu

Dall'altra parte non ci sarà il preparatore atletico del club ionico, Giuseppe Ciciriello, squalificato per un turno con ammenda di 500 euro "per avere, al 34° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta irriguardosa nei confronti dell’Arbitro, in quanto usciva dall’area tecnica urlando e sbracciando per dissentire nei confronti di una sua decisione. Misura della sanzione in applicazione degli artt.13 comma 2, e 36, comma 1, lett a), C.G.S., valutate le modalità complessive della condotta (panchina aggiuntiva). 

I dettagli dal documento ufficiale della Lega Pro

Ammenda di 600 euro all'Avellino "per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, posizionati in Curva Sud, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’aver lanciato, al 43° minuto del secondo tempo, nel recinto di gioco cinque bottigliette d’acqua semipiene e senza tappo senza colpire alcuno. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13, comma 2, 25 e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, rilevato che non si sono verificate conseguenze dannose e i modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed., r. c.c.)."