Al Circolo della Stampa di Avellino sono state consegnate le benemerenze cultura-sport all'interno del Premio ABE Italia. "Credo che il bilancio 2021 sia positivo nonostante le grosse difficoltà per la nuova legge e per la pandemia. - ha affermato il delegato Coni Avellino, Giuseppe Saviano - Lo sport si sta riprendendo poco alla volta, l'appello è di non approfittare di questo momento favorevole per rientrare in una situazione di grossa difficoltà per lo sviluppo dello sport. Ci sono allarmi per la pandemia, rispettiamo le regole. Credo sia importante questo premio. Lo sport è cultura: si sa da tempo, spesso in passato non si capiva. Chi praticava attività sportiva veniva addirittura punito in ambito scolastico. È cambiata l'idea: lo sport fa parte della nostra cultura generale e della nostra attività quotidiana e che si pone l'obiettivo di migliorare la qualità della vita".
Spazio alle figure non solo da campo, ma anche tecniche, decisive nel percorso sportivo. "Ci sono metodologie didattiche designate per fasce d'età. - ha spiegato Silvia Coppola, ricercatrice scienze motorie dell'Università degli Studi di Salerno - Lo sport si lega all'età evolutiva e la disciplina sportiva può essere veicolo di formazione globale nella fase di sviluppo con lo sport che può essere volano della crescita sana del bambino".
"Abbiamo sviluppato una settimana di cultura, abbiamo promosso i libri di storia locale e siamo al terzo anno di cultura e sport. - ha affermato Arturo Bascetta - Abbiamo pensato di regalare un simbolo per il trentacinquesimo anno con lo sport in quanto tale, ma anche con qualcosa in più"
Nell'evento è stato ricordato un simbolo dello sport irpino, Giacomo Del Mauro: "Sono grato per questo appuntamento e per quello che è stato il valore da sportivo di mio fratello, da atleta e da allenatore. - spiegato Mauro Del Mauro - Giacomo ha guidato la squadra di pallamano. Il quadro culturale si completa con quel discorso di inclusione effettuato dagli atleti e dagli amici di mio fratello in cui hanno mostrato il meglio, da sportivi e uomini, senza badare a barriere culturali, sociali o fisiche".