Doccia gelata in casa Sandro Abate. Il tecnico della società verdeazzurra Gianfranco Angelini ha deciso di rassegnare le dimissioni a causa di problemi familiari. Con un bilancio di tre vittorie, un pareggio e due sconfitte, le strade degli irpini e del mister romano si dividono prematuramente. All’orizzonte c’è la sfida contro la Cormar Polistena. La gara, valida per la settima giornata nel campionato di Serie A, è in programma venerdì, al Polivalente Bruno Attinà di Lazzaro, con fischio d’inizio alle 20,30.
A renderlo noto è stato proprio il c.t. in conferenza stampa, affiancato dal capitano Massimo Abate: “Purtroppo per problemi familiari ho dovuto dare le mie dimissioni alla società. Credevo molto in questo progetto, i risultati ci davano ragione. La famiglia, però, viene prima di tutto. Sono molto dispiaciuto, so di mettere in difficoltà la società, ma nella vita ci sono delle priorità. Ho provato a far combaciare le cose, ma non ho potuto far altro che prendere questa decisione. Ho provato a nascondere alcuni problemi che avevo, però a volte non si può far finta di niente. È una decisione sofferta, ma non ho scelta. Ringrazio tutti per la grande accoglienza, faccio il mio in bocca al lupo. Mi sono trovato bene. Ho parlato con i ragazzi e non nego che gli è cascato il mondo addosso, come anche per me. Non vado via sereno e tranquillo. Ho detto loro che devono credere in quello che hanno fatto finora, sono uomini veri e chiunque verrà al mio posto troverà una squadra nel vero senso della parola”.
Le parole del capitano Massimo Abate: “È un momento complicato per me da capitano ma anche come proprietario della Sandro Abate. Io credevo in Ciccio e continuo a farlo, ma ora dobbiamo fare di necessità virtù e guardare avanti. Mi sento responsabile dei miei compagni che ora sono destabilizzati. La società si sta guardando attorno. Come persona provo altrettanto dispiacere, Ciccio è uno dei pochi amici che ho nel mondo del futsal. È un periodo difficile per lui ed ho compreso la sua scelta. C’è sicuramente amarezza, la scelta del mister è stata fatta per costruire qualcosa di duraturo. Ora però dobbiamo andare avanti. Abbiamo tracciato la nostra strada, il mister ci ha dato un’identità. Sono sei anni che dalla Serie D alla Serie A si gioca alla morte. Pensavo di aver trovato un uomo giusto, eravamo solo all’inizio di un lungo percorso. Cambiare nuovamente allenatore mi scoccia, proprio per lo storico della Sandro Abate. L’anno scorso Marcelo, quest’anno Angelini. È un altro grosso grattacapo. Venerdì affronteremo la Cormar Polistena e il nostro unico obiettivo è quello di vincere il match. Il campionato è livellato e basta poco per essere risucchiati in situazioni che potrebbero turbarci”.