Si è tenuta ieri, presso il circolo della stampa, ad Avellino, la prima giornata della rassegna “Avellino Book Fair”, ideata e promossa da Arturo Bascetta. L'evento è coinciso con la premiazione di protagonisti del mondo dello sport, a livello nazionale e internazionale, irpini e campani. Attività agonistica e cultura: un connubio spesso trascurato e da approfondire. A ricordare come il binomio sia, però, storicamente solido, è stato il delegato Coni Avellino, Giuseppe Saviano: “Molti sportivi sono stati, negli anni, protagonisti di eventi culturali. Naturalmente, noi vogliamo che l'atleta sia prima di ogni cosa un uomo sia sul campo, sia al di fuori dello stesso. E poi, che sia anche colto.”
Obiettivo Tokyo 2020 per il pugile Carmine Tommasone, che ha evidenziato un pregiudizio di fondo nei confronti degli atleti: “Soprattutto i pugili sono spesso bollati come ignoranti. Non è così. Ci sono pugili laureati. Anche io sto cercando di laurearmi in Scienze Motorie. Sport e cultura possono e devono viaggiare a braccetto.”
Parola anche alla campionessa del mondo di tiro con l'arco, l'arianese Natalia Trunfio, accompagnata dal vice sindaco Laura Cervinaro: “Ringrazio tutti. A partire dal presidente Saviano all'amministrazione comunale di Ariano Irpino, sempre al mio fianco. La cultura è molto importante e associata allo sport è un qualcosa di fenomenale.”
Riconoscimenti anche per Christian Ferrara (karate); Antonio Di Rubbo (pesistica); Agostino Somma (rugby); Berardino Lo Chiatto (badminton); Carlo Siano (pugilato); Dimitri Federico Marotti (taekwondo) ed Ida Colella (motociclismo).