di Andrea Fantucchio
«Il bene si fa ma non si dice e certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca», firmato Gino Bartali. Uno striscione bianco appeso alla parete di roccia di una Montevergine vestita a festa: un trionfo rosa e non potrebbe essere altrimenti. Il Giro d'Italia torna nella verde Irpinia e lascia il segno: per la prima volta, infatti, a vincere la corsa è un ecuadoriano. Richard Carapaz è arrivato con 7 secondi di vantaggio su Formolo e il gruppo degli altri big. Sotto gli occhi del guardiano della Montagna, la statua di San Guglielmo con accanto il lupo, che come sempre veglia sui presenti. Ad affiancarlo in quest'attività di prevenzione, in modo altrettanto efficace seppur più terreno, il folto dispiegamento di forze dell'ordine: carabinieri, polizia, municipale. (A fine articolo le foto del collega Michele Iacicco)
Altrettanto nutrita è la partecipazione dei curiosi: in tanti sono in attesa da questa mattina. Molti sono saliti in funicolare, qualcuno più allenato ha preferito procedere a piede godendosi lo spettacolo della natura. Una festa dello sport, certo, ma anche un'occasione per stare insieme con famiglia e amici. Il cielo è velato di nuvole ed ha iniziato a cadere la pioggia. Ma la temperatura resta mite: tipica di una giornata di maggio che già strizza l'occhio all'estate.
Quella di oggi è stata l'8^ tappa del 101° Giro d'Italia: i corridori sono partiti da Praia a Mare (Cosenza) e chiuderanno la corsa a Montevergine di Mercogliano (Avellino), dopo 209 km. Un percorso che si sviluppa fra tre regioni, Calabria, Basilicata e Campania, un tragitto ricco di variazioni: prima tante strade statali a scorrimento veloce, poi i lunghi rettilinei e il territorio pianeggiante della costa tirrenica fino a Salerno, infine gli ultimi 55 chilometri in salita: dalla periferia di Avellino e poi dritti fino a Montevergine con un dislivello di 856 metri, una pendenza media del 5% e massima del 10 nella parte iniziale. La strada si snoda in una sequenza di brevi tratti rettilinei, con semicurve e ampi tornanti (18). L'arrivo è a 1.260 d'altezza. Il Giro ha fatto tappa a Montevergine di Mercogliano nel 1962, nel 2001, nel 2004, nel 2007 e nel 2011.