VIDEO/Emergenza profughi, sindaci irpini minacciano dimissioni

Intervista al Prefetto: gestori senza soldi. 200 profughi da collocare. Sindaci siano responsabili

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio

(Guarda il video con l'intervista al prefetto cliccando sulla foto di copertina). Alcuni gestori avanzano parecchi soldini. Adesso ci sono duecento profughi da collocare al più presto. Non mi preoccupano le dimissioni minacciate dai sindaci della provincia irpina, spero prevalga il buon senso. Questo quanto emerso dalle parole del prefetto Carlo Sessa raccolte per Ottochannel, dal collega Angelo Giuliani.

Insomma nessun passo avanti nel discorso integrazione, anzi: Sessa deve ancora una volta prender atto di un'evidenza inconfutabile, ossia che tanti sindaci irpini continuano a tirarsi indietro di fronte all'esigenza di offrire il proprio supporto per la gestione del flusso di immigrati, in continua crescita. Anzi, alcuni primi cittadini minacciano anche le dimissioni di fronte ad un'eventuale imposizione della prefettura. Un modo di operare quello dei primi cittadini, quasi infantile, visto che l'immigrazione non si fermerà e prima o poi bisognerà prendersi ognuno le proprie responsabilità. Il loro agire altro non è che il tentativo di protrarre l'inevitabile.

Intanto, mentre il bollettino recita 2013 migranti spalmati finora fra sessanta comuni irpini, con il relativo sovrannumero per tante realtà della provincia, urge trovare rimedio alla problematica impellente: proprio quei duecento profughi che oggi hanno ricevuto collocazione temporanea. Dopo che sono stati chiusi i centri di Ariano Irpino ed Avellino che prima li ospitavano.

Per quanto riguarda le cooperative che devono ricevere ancora tanti fondi per il lavoro svolto, tutto è appeso all'approvazione della legge di assestamento con la quale il governo, già fra oggi e domani stando a quello che dice Sessa, dovrebbe sbloccare nuovi fondi destinati alla gestione degli immigrati.

Resta infine inascoltato l'appello dei sindacati, riassunto dalle parole di Franco Fiordellisi, segretario della Cgil Avellino, che invita in primo luogo i cittadini a spendersi per l'integrazione. Un'azione dalla quale partire per poi ipotizzare la realizzazione di un circolo virtuoso che, integrando i profughi, possa condurre anche ad un incremento delle economie locali nel medio lungo periodo. Ma finché si fa orecchio da mercante ...