Inquinamento dove sono i gruppi comunali di protezione civile?

Atripalda, l'ex vicesindaco De Vinco: "Potrebbero essere loro le sentinelle ambientali gratuite"

"Vorrei solo sapere quel gruppo che fine ha fatto e perché non è stato immaginato come prima alternativa per contrastare l'inquinamento ambientale sul territorio comunale?”

Atripalda.  

 

di Andrea Fantucchio

“Avevamo un gruppo comunale di protezione civile che era straordinario in Abruzzo dopo il terremoto così come durante le emergenze ambientali. Un gruppo che si è dimostrato molto utile anche nel 2009, quando ad Atripalda, venivano scaricati i rifiuti anche dei comuni limitrofi. Vorrei solo sapere quel gruppo che fine ha fatto e perché non è stato immaginato come prima alternativa per contrastare l'inquinamento ambientale sul territorio comunale?”. Maurizio De Vinco, ex vicesindaco e assessore all'ambiente di Atripalda, ci parla di un gruppo operativo comunale, spesso dimenticato, che dovrebbe rappresentare uno dei bracci operativi di ogni realtà comunale.

Ecco cosa il gruppo comunale rappresenta. Testualmente: “Il Gruppo Comunale Operativo di Protezione Civile è il principale organismo operativo del Comune sul territorio. Esso è costituito da personale del Volontariato ed agisce sotto la Direzione del Sindaco e degli altri organi del servizio comunale di protezione civile”.

“Trovo lodevole – continua De Vinco - che l'attuale amministrazione di Atripalda abbia introdotto l'idea delle guardie ambientali, per coinvolgere la cittadinanza nella difesa e tutela del proprio territorio. Ma, avendo un organo che dovrebbe essere deputato anche a questo compito e per giunta gratis, vorrei sapere se lo si sta formando. E in che iniziative è coinvolto. Ma soprattuto spingere affinché venga incluso al contrasto quotidiano dell'inquinamento”.

Un'idea che sarebbe lodevole soprattutto se estesa a tutte le realtà comunali di un distretto territoriale. Considerando infatti, che ogni comune è fornito di un gruppo di intervento di questo tipo, mettere in rete tali realtà guidandole con un piano organico di contrasto all'inquinamento, significa offrire un controllo capillare del territorio.

Se si volesse prendere come riferimento i compiti che saranno assegnati alle guardie ambientali atripaldesi, avremmo un gruppo che potrebbe: controllare i luoghi maggiormente soggetti a scarichi inquinanti e segnalarlo alle istituzioni, vigilare sul rispetto della raccolta differenziata e su attività che appartengono alla quotidianità di una comunità: come le feci dei cani lasciate ovunque.

L'invito di Maurizio sarà accolto? Noi, dal conto nostro, cercheremo di saperne presto di più sui gruppi comunali di protezione civile e sul loro attuale utilizzo comune per comune.