Teatro Gesualdo: basta gestioni creative e biglietti omaggio

Parla Iannaccone: "Sui conti che non tornano temo di peggio" Stagione teatrale: ecco che succederà

Botta e risposta sull'ente che ora è finito al centro di una brutta situazione che riguarda i conti degli anni passati

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio

"Basta “gestioni creative” e biglietti omaggio come succedeva prima, da oggi si seguiranno le regole". Duro l'assessore ai fondi europei e alle partecipate di Avellino, Arturo Iannaccone. Le sue parole sono rivolte all'ex consiglio d'amministrazione del teatro Gesualdo.

Iannaccone, parla ai microfoni di Ottochannel col collega Angelo Giuliani, e descrive il futuro della struttura sulla quale sono calate altre ombre (Guarda l'intervista cliccando sulla foto di copertina dell'articolo)

“Le cifre - spiega Iannaccone - che sono state dette e scritte sui debiti del Gesualdo, si avvicinano al vero. Pur non avendo ancora terminato la ricognizione, temo in peggio e non in meglio”. Sommando l'iniziale disavanzo, e il buco causato dalla regione che non ha erogato i fondi stanziati per tre anni, ci troveremmo di fronte ad un rosso di quasi un milione di euro.

Non abbastanza, però, da far alzare bandiera bianca al comune per la stagione che verrà: “Il cartellone partirà - spiega Iannaccone - ci potrebbe essere solo qualche ritardo. Ad organizzarlo sarà il Teatro Pubblico Campano, come già successo negli anni passati, poi per il triennio successivo ci sarà una regolare gara d'appalto”.

La chiusura è dedicata alla bocciatura della gestione precedente.

Vedremo se da Cipriano o dagli altri membri dell'ex consiglio d'amministrazione arriveranno risposte ufficiali. Noi proveremo a metterci in contatto.

Per adesso, sul profilo facebook dell'ex presidente del Massimo, capeggia solo una nota di amarezza postata questa mattina: “Mi dispiace - scrive Cipriano - doverci ritornare, ma devo dirlo. Sul Teatro Gesualdo si sta facendo un gioco sporco e miserabile.  Solo confusione e menzogne costruite ad arte. Numeri sparati a caso. Una spaventosa serie di imprecisioni, bugie. Nessuna reale volontà di risolvere i problemi, che pure esistono e vanno affrontati. Tanta miseria umana indigna e non poco.  Ed intanto un Teatro che funzionava... è stato chiuso”.