Caposele. «Capannone a Saure è uno sfregio. Stop ai lavori»

Il Consigliere regionale di Forza Italia, Sergio Nappi, ha scritto a Caldoro per bloccare i lavori

“Mi auguro che il Presidente della Regione voglia disporre un’accurata verifica dell’opera in corso di realizzazione ed eventualmente procedere alla sospensione avvalendosi dei poteri sostituivi che la legge gli attribuisce”

Caposele.  
Il Consigliere regionale di Forza Italia, Sergio Nappi, ha scritto al Presidente della Giunta regionale, Stefano Caldoro, per chiedere la sospensione dei lavori di realizzazione di un capannone in località Saure, a Caposele. Secondo Nappi il manufatto, di notevole volumetria, sarebbe in completa difformità dal vigente strumento urbanistico comunale, approvato nel 2010, che fa divieto di nuove edificazioni nella zona. 
 
“Il Comune di Caposele – spiega Nappi – in sede di accordo con l’Acquedotto pugliese finalizzato alla realizzazione della Pavoncelli bis, sottoscrisse una convenzione che impegnava l’ente a riqualificare tutta l’area delle sorgenti del Sele e in particolare a destinare a zona parco l’area in località Saure. Ciononostante, il Comune non hai mai adottato alcuna variazione della destinazione d’uso dell’area e, anzi, ha agevolato la costruzione dell’immenso capannone in una zona che, tra l’altro, ricade in un’area vincolata perché ricompresa nel Parco dei Monti Picentini.”
 
“Alla luce di quanto esposto, appare singolare che il Commissario straordinario per le opere di integrazione della Galleria di Vallico Caposele – Conza (la Pavoncelli Bis) abbia dichiarato la compatibilità urbanistica dell’intervento del quale si chiede la sospensione. Tale dichiarazione, infatti, è stata definita del tutto arbitraria ed illegittima dal consigliere comunale Antonio Cione, secondo il quale il dispositivo poggerebbe su premesse prive di fondamento. Sempre secondo la minoranza consiliare, – fa sapere Nappi – la realizzazione del capannone non solo sarebbe urbanisticamente non conforme al piano vigente, ma anche fortemente impattante dal punto di vista ambientale; un vero e proprio sfregio che potrebbe essere tranquillamente evitato con un’opera tecnicamente più confacente ai luoghi.”
 
“Mi auguro che il Presidente della Regione voglia disporre un’accurata verifica dell’opera in corso di realizzazione ed eventualmente procedere alla sospensione avvalendosi dei poteri sostituivi che la legge gli attribuisce”, conclude Nappi.