Dalla Regione i pieni poteri dell’Ato a Foti

“Differenziata”, Capoluogo e Montoro stracciano Ariano

Avellino.  

La Provincia non esiste più dal primo gennaio di quest’anno, declassata ad ente di secondo livello dalla riforma. Si impone con urgenza, pertanto, il passaggio della responsabilità in materia ambientale e del ciclo integrato dei rifiuti, ai sindaci, che devono amministrare la pianificazione e organizzare i servizi in forma associata attraverso l’Ato dei rifiuti.

Per queste ragioni, in tutte le province campane la giunta regionale ha assegnato poteri commissariali ai sindaci capoluogo, che con la cancellazione delle amministrazioni intermedie sostituiscono quello che erano i presidenti e i consigli provinciali sulla programmazione e il governo dei servizi. Il provvedimento affida al sindaco di Avellino la piena responsabilità, oltre i doveri che già la legge regionale stabiliva per il primo cittadino del capoluogo.

Non solo è Paolo Foti il presidente dell’Ato, in attesa che si insedino gli organi dell’ente, ma ora deve intervenire con i poteri del commissario ad acta qualora i singoli Comuni non in regola con le procedure di adesione. Mentre a Benevento sono 32 gli enti locali commissariati, in questo momento agli uffici municipali avellinesi risulterebbero definite tutte le posizioni dei 118 Comuni.

La norma fissa anche una tempistica precisa, che impegna il sindaco di Avellino. Dopo una ricognizione immediata, a seguito della notifica da parte della Regione dei poteri attribuiti, dovrà sostituirsi “agli obblighi imposti dall’articolo 15 bis della legge regionale numero 4 del 2007 e sue modifiche e integrazioni, provvedendo non oltre 30 giorni dalla notifica della nomina, all’adozione di tutti gli atti necessari all’approvazione e alla sottoscrizione, per conto dei singoli Comuni, della convenzione obbligatoria secondo il contenuto assunto in base alla legge e in linea con lo schema-tipo per l’organizzazione, in forma associata, nell’Ato di pertinenza, del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati e per la costituzione della Conferenza d’ambito”, si legge nel provvedimento.

Nel disposto si stabilisce in capo al primo cittadino la responsabilità in caso di ulteriore inadempienza. Il mese concesso per concludere le procedure di adesione impone la convocazione della assemblea di insediamento per l’Ato entro la fine del prossimo mese di febbraio. Obiettivo della Regione è garantire il passaggio alle nuove gestioni in estate. Come è noto, la legge ha dichiarato cessati tutti i contratti di igiene urbana e gestione ambientale in vigore al momento della riforma.

L’insediamento della Conferenza d’ambito è l’atto fondamentale propedeutico al ripristino dei poteri ordinari. Nella seduta inaugurale si dovranno eleggere un presidente e due vice, destinati a far parte di un direttivo allargato ai rappresentanti dei diversi Sto (i sub-ambiti). I nuovi organi stabiliranno il piano d’ambito in base al quale si potrà stabilire come affidare il servizio ambientale integrato. Nel frattempo, ieri la Regione Campania ha diffuso le cifre certificate della raccolta differenziata in Irpinia e nelle altre province. Avellino ormai ha raggiunto Salerno come capacità di differenziazione dei rifiuti. Tra le città, Solofra e Ariano sono in fondo alla graduatoria.