«L'Irpinia contributo importante per la vittoria di De Luca»

La dichiarazione di Geppino Vetrano

«Le Primarie non sono un dogma, ma quando in un partito convivono opinioni ed orientamenti differenti (o quando permangono divisioni incomponibili), esse divengono una necessità oggettiva, l'unica regola possibile per risolvere i contrasti»

Avellino.  

«L’Irpinia ha dato un contributo importante alla vittoria di  Vincenzo De Luca alle elezioni Primarie e questo risultato è stato raggiunto con l’impegno massiccio di gente comune e militanti che si sono mobilitati indipendentemente  dagli apparati politici.

In questi ultimi  mesi il PD, a livello nazionale e regionale, ha dato una cattiva prova di se, impegnandosi, oltre ogni ragionevole limite, a delegittimare le Primarie ed i candidati che liberamente avevano deciso di parteciparvi. 

Le Primarie non sono un dogma, ma quando in un partito convivono opinioni ed orientamenti differenti (o quando permangono divisioni incomponibili), esse divengono una necessità oggettiva, l'unica regola possibile per risolvere i contrasti personali e politici.

C'era un altro modo per giungere razionalmente alla scelta del candidato alla Presidenza regionale: aprire in tempo utile una serena discussione all'interno del PD; valutare ed individuare le personalità politiche che, come amministratori e riconosciute espressioni di comunità, hanno raccolto i maggiori consensi dentro e fuori il contesto locale in cui essi operano; proporre all'intero centro-sinistra la candidatura ritenuta poi idonea ad unire le varie forze politiche ed a catturare consensi anche tra coloro che nella precedente tornata elettorale avevano votato per Caldoro.  

Se fosse stato utilizzato questo metodo, così come in parte avvenuto in Piemonte con Chiamparino, De Luca non avrebbe avuto rivali in Campania. I successi conseguiti da Vincenzo De Luca nella città  di Salerno sono sotto gli occhi di tutti! Seguendo la sua Campagna elettorale in Irpinia mi è capitato di incontrare giovani e giovanissimi che si avvicinavano a lui non per quello che "diceva", ma per quello che ha "fatto" a Salerno; ho poi incontrato sindaci delle comunità locali che, indipendentemente  dal colore politico, riconoscevano in lui un punto di riferimento amministrativo a cui ispirarsi per avviare positive azioni di cambiamento nei propri comuni e per non rimanere impantanati nella palude burocratica in cui si arenano anche le amministrazioni più volenterose. 

Per la candidatura di De Luca, insomma, si sono mobilitati non gli apparati di partito, ma la gente comune, uomini e donne che non partecipano  alle riunioni di partito e che spesso non capiscono più il lessico della politica; capiscono però che c'è chi può offrire una speranza affinché la regione Campania non resti ciò che oggi è e cioè un ente accentratore, dispendioso, incapace di gestire i fondi europei, i trasporti, la sanità, i servizi sociali ed altri servizi indispensabili, come la gestione dei rifiuti, per garantire civiltà ad un territorio devastato dalla malavita e dal malcostume politico ed amministrativo.

Questo e' ciò che chiedono i cittadini "normali" ed il PD, invece di rispondere a questa irrinunciabile domanda  con programmi, proposte e formazione di credibili alleanze, ha indugiato per un lungo periodo  nella ricerca di candidature ipoteticamente unitarie che sarebbero servite unicamente a garantire ai vari capi corrente napoletani la gestione della propria fetta di potere dentro e fuori il PD.

Ci auguriamo che il voto a Vincenzo De Luca serva  non solo a rafforzare quanti  operano per una svolta nel partito democratico campano, ma soprattutto a garantire, a livello regionale, quel riequilibrio territoriale che le zone interne non hanno mai conosciuto da quando è stata istituita la Regione Campania».

Dichiarazione Geppino Vetrano

Coordinatore comitato pro-de Luca