"Parcheggio interrato, se ne occupi la Corte dei Conti"

La nota dell'architetto Claudio Rossano

Avellino.  

"Tornerà oggi alla ribalta del Consiglio Comunale – con la mozione presentata dai consiglieri Festa, Genovese e Negrone – la vicenda del Parcheggio interrato di Piazza Libertà, non più realizzato". Così in una nota l'architetto Claudio Rossano. "La mancata realizzazione di quel project financing ha comportato il pagamento di circa 420mila euro come'rimborso spese' che il Comune di Avellino ha riconosciuto alla ditta aggiudicataria del progetto. Come non ricordare che quel progetto era stato portato avanti proprio dalla Giunta Galasso, in cui Festa e Genovese ricoperto importanti incarichi? Quel progetto di parcheggio interrato, approvato in tutta fretta nel giugno 2012 con delibera GM n. 162, presenta moltissimi lati oscuri, in quanto negli atti di Giunta si fa riferimento a pareri espressi su un progetto di anni prima. Come non rilevare che l'approvazione del progetto avveniva senza i nulla osta preventivi dei Vigili del Fuoco, della Soprintendenza Archeologica e degli altri organismi preposti al controllo dello stesso? Ciò assume particolare gravità in quanto dalla stessa lettura della delibera di G.M. n. 162/2012 emerge chiaramente che il parere del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco è stato dato sul precedente progetto e non già sul “nuovo progetto preliminare modificato” definito solo in data 31 gennaio 2011. La stessa convenzione imponeva l'esecuzione di indagini preliminari che già dovevano essere state effettuate in sede di presentazione del progetto preliminare approvato dalla G.M. Ritengo personalmente che la Giunta Municipale dell'epoca, con l'ardita approvazione del progetto abbia voluto “sanare le numerose inadempienze commesse sia dal Promotore (mancanza di pareri preliminari sul progetto, mancanza “ab origine” dell'asseverazione bancaria, non fattibilità del progetto in relazione alle nuove norme antincendio previste dal D.P.R. 1 agosto 2011 , n. 151 ) sia dall'Amministrazione stessa che, con il suo incerto operare, aveva tenuto in vita il project finanging, non preoccupandosi di rescindere il rapporto con il promotore, che in numerose delibere veniva di fatto considerato inadempiente. Il progetto preliminare, nelle sue primitive versioni, era privo del piano economico finanziario e relativa asseverazione bancaria. E' evidente che l'approvazione del progetto preliminare da parte della Giunta Municipale (G.M. n. 162/2012) una sorta di certificazione e validazione della progettazione preliminare effettuata dal Promotore. La delibera venne “stranamente” adottata su proposta dell'assessore alla Mobilità Urbana e su di essa, per quanto concerne la regolarità tecnica, esprimeva parere favorevole il responsabile del “servizio interessato” ovvero il responsabile del Settore Mobilità e Traffico, ruolo ricoperto all';epoca dal Segretario Generale del Comune dott. Tedeschi. Sembra strano al sottoscritto che un “parere tecnico” su una vicenda così articolata per i suoi tanti risvolti in materia di ingegneristica, di sicurezza antincendio, di compatibilità urbanistica, di vincoli archeologici, storici ed ambientali venisse rilasciato da chi non aveva conseguito laurea con specifiche cognizioni tecniche (architettura o ingegneria). Eppure nell'amministrazione comunale erano presenti moltissimi dirigenti con tale titolo. Tale improvvida approvazione motivo di rivalse economiche da parte del Promotore nei confronti dell'Amministrazione. Bene quindi fece la Giunta Foti con delibera N. 45 del 13 febbraio 2014 ad annullare in autotutela la delibera N. 162 del 2012. Meglio avrebbe fatto se non avesse proceduto a quel pagamento, evidenziando le tante irregolarità commesse dalla precedente Giunta. I consiglieri, che oggi presentano la mozione, dovrebbero comprendere l'enorme danno economico causato da chi propose quella delibera di GM n. 162. E bene farebbe la Corte dei Conti ad intervenire sugli estensori di quella delibera di G.M. che tanti danni economici ha causato al Comune di Avellino"

Redazione