Ancora polemiche sul tesseramento del Pd a Cervinara. "Domenica 28 febbraio si è chiuso il tesseramento 2015 del Partito Democratico: si è consumato un altro delitto ai danni della democrazia. 'Democrazia', questa sconosciuta!". Inizia così la nota a firma di Giovanna Monetti, Giuseppina Cillo, Fatima Cillo, Antonio Vaccariello, Orazio Perrotta, Nicola Valente e Angelo D’Onofrio "Non si riesce a capire per quale motivo, all’interno di un partito che ha fatto della libertà di pensiero uno dei princìpi cardine del suo Credo, sia stata presa la decisione di riservare ad una parte ristretta della popolazione la possibilità di poter aderire al tesseramento. In base a quali criteri? Quali caratteristiche, quali diritti dinastici e quali selezioni avrebbero dovuto superare i 23 'eletti' (tante le nuove tessere riservate a Cervinara)? Per questo motivo, il PD di Cervinara, nelle persone firmatarie del presente documento, ha impedito, di fatto, che si verificasse questa discriminazione ai danni della popolazione, non rendendosi complice di tale “barbarie” e chiedendo alla Segreteria Provinciale di ovviare a questo increscioso “inconveniente”. Ancora non ci giunge risposta. E mentre nelle “stanze dei bottoni” si discute di giochi di potere, Cervinara langue. Noi, come gruppo, come portavoce di un popolo che vuole modificare l’attuale stato dell’arte, non possiamo restare indifferenti a quanto sta avvenendo nella nostra comunità. La nostra bella realtà, da sempre isola felice della Valle Caudina, è diventata territorio di nessuno, totalmente in balìa di quanti si arrogano il diritto di turbare la tranquillità e la serenità delle persone perbene".
"Non possiamo più tollerare che onesti lavoratori ricorrano allo sciopero della fame per far valere i propri diritti; non possiamo abbassare gli occhi di fronte alla povertà dilagante. Non intendiamo assistere in maniera passiva ai furti continui, alle truffe ai danni degli anziani, ai roghi delle automobili in fiamme. Vogliamo dire basta al malcostume, basta al degrado, basta all’abitudine di delegare a momenti e a persone altre la tutela dei nostri diritti. Per fare ciò è indispensabile il ripristino delle regole e della legalità, in primis nell’agìto quotidiano e in secundis ripartendo da un modo di fare politica con e per i cittadini, una politica che riporti al focus del proprio interesse il benessere della collettività e non la tutela del singolo. Godere dei diritti civili e politici significa esattamente questo. Noi, come gruppo di cittadini che si interessa alla politica (quella vera e sana) non abbasseremo la guardia. Vigileremo continuamente ed incessantemente sull’operato dell’attuale e delle future amministrazioni. Aiutateci a fare del nostro meglio per il bene della collettività, aiutateci a salvaguardare la nostra bella Cervinara".
Redazione