Che fine hanno fatto i depuratori per i Regi Lagni?

Quasi 5 milioni finanziati e nessun intervento. I grillini interrogano il Ministro

«Quasi 5 milioni di euro di finanziamento approvati nel 2009 dalla Regione Campania in favore dell’ARPAC per la realizzazione di centraline di monitoraggio in continuo dei depuratori comprensoriali, di proprietà della Regione, tra cui gli impianti siti a Nola, Acerra, Marcianise, Orta di Atella e Villa Literno, che immettono le acque reflue trattate nel Canale Regi Lagni.

A distanza di sette anni il progetto, che rientra nell’intervento di “Monitoraggio sistemi di depurazione comprensoriali – rete di monitoraggio in continuo” è ancora irrealizzato con danni ambientali per il mancato monitoraggio delle acque marine ed economici per il turismo .

Su questo verte l’interrogazione del Movimento 5 Stelle al Ministero dell’Ambiente.

Il progetto delle centraline prevedeva l’installazione su ogni impianto di due centraline, una all’ingresso e una all’uscita, per la misurazione in continuo di parametri indicatori di inquinamento sulle acque reflue urbane  collettate all’impianto e su quelle scaricate dopo il trattamento di depurazione e l’immediata trasmissione dei risultati per via telematica.

L’ARPAC ha assegnato l’appalto per la realizzazione dell’ intervento all’ A.T.I. costituita dalle aziende Orion Srl, CID Software Studio Srl, Poly Project Srl, Eco Studi Srl.

Il Movimento 5 Stelle sottolinea come :

Ancora non si sa se le centraline siano in funzione, non si sa a chi vengono inviati i dati rilevati, non si sa chi li abbia in gestione, non si sa perché non sia stato effettuato il collaudo e mancando il collaudo se i pagamenti siano stati effettuati seguendo tutte le norme correttamente». Conclude la nota stampa.