“Abbiamo la necessità di confrontarci, per avviare una lettura di quello che c’è e capie quello che si può fare, sia per gli istituti comprensivi, che per le scuole materne, di prima infanzia e istituti superiori” annuncia il sindaco di Sant’Angelo Rosanna Repole in occasione dell’apertura dei lavori di Calitri sul Progetto Pilota. “Bisogna avere chiara una lettura dello stato dell’arte, che non può non tenere conto di un oggettivo calo demografico: bisogna capire come garantire le scuole di base nelle varie realtà, senza trascurare nuove coordinate per gli indirizzi delle scuole superiori, che dovranno incrociare il mercato del lavoro”. La rivoluzione del sistema scolastico, dunque, dovrà prendere in considerazione la resistenza delle pluriclassi nella maggior parte dei comuni che siedono al tavolo, che incrocia nel contempo, la presenza di edifici di recente costruzione con attrezzature all’avanguardia che restano vuoti e inutilizzati. La perdita delle dirigenze scolastiche in molti istituti, con successivo accorpamento, ha già stabilito un indirizzo preciso verso cui orientarsi. Poi insiste la questione sanità. “Dovremmo concentrarci sull’emergenza” continua Repole. “In un territorio così vasto, c’è necessità di un ospedale che garantisca il servizio alla salute; ma anche di un servizio di medicina territoriale: per questo sarà avviato un confronto con i medici di base e con gli operatori del distretto sanitario”. A questi due pilastri indicati dalla Strategia nazionale di Barca si aggiungono i trasporti. “Costruire una città significa innanzitutto rendere fruibile la mobilità: i comuni dovranno essere collegati gli uni agli altri, soprattutto nell’ottica della fruibilità dei servizi”. Eliminare o provare a ridurre le distanze fra un comune e l’altro sarà il Mittelpunkt dell’agenda degli stakeholder, interessati a inserire l’entroterra avellinese in una piattaforma di scambi commerciali. A questo si aggiunge un rinnovato interesse per la ferrovia, che si interfaccia con le prospettive di sviluppo annunciate a più voci. “L’attività di coordinamento e di raccordo con tutti i portatori di interesse è necessaria : il confronto con chi ha le competenze specifiche come i Gal, l’associazionismo e tanti altri è un passo propedeutico alla stesura del progetto. Per il coordinamento i lavori sono già ad una fase avanzata, in quanto la prima fase organizzativa è stata superata; c’è un sindaco portavoce, il tavolo degli amministratori è stato costituito e abbiamo scelto una sede; ed è partita la cabina di ascolto regionale” conclude.
Elisa Forte