Galasso: «Addio Di Nunno. Sindaco della gente e della verità»

L'ex sindaco: «Mi diceva sempre: dai poco conto ai politici e tanto alla gente, solo loro contano»

Avellino.  

«La morte di Antonio Di Nunno lascia un grande vuoto nella città di Avellino. Era un nostro amico di famiglia, Un vero amico di mio fratello. Ci legava un rapporto di grande amicizia e rispetto. La politica ci ha avvicinati oltre ogni schieramento partitico o politico. Era una persona di grosso spessore morale e anche etico». Così Giuseppe Galasso, già sindaco di Avellino, commenta la morte dell'ex primo cittadno. «Le sue parole sono state profetiche - spiega Galasso -. MI diceva sempre di non dare peso e valore alle parole dei politici, che non sapranno mai garantire riconoscenza e sapranno colpire alle spalle. E' andata così. Lo dice la mia e la sua storia amministrativa.Era un grande appassionato di Calcio. Amava la sua città  e ha saputo farla crescere da un punto di vista sociale e amminstrativa. Era un sindaco come me: operativo e concreto, vicino alla gente. La sua morte rappresenta il punto di morte della città». E poi i ricordi personali. «Mi diceva sempre che amava la sua città. Era vero. Lo ha sempre detto, fino alla fine. Ad ogni momento di mia personale difficoltà politica mi è sempre stato vicino e mi diceva: l'importante è che la gente stia con te, non i politici».