Il Circolo del Pd calitrano non solo non è ostaggio dei comunisti, ma è pronto a rilanciare una campagna elettorale aperta al dialogo con tutti. Questa in sintesi l’opinione del coordinatore cittadino Canio De Rosa, chiamato indirettamete in causa nei giorni scorsi sia dal sindaco dimissionario Tonino Rubinetti, che dal capogruppo di opposizione Giuseppe Di Milia. Il disegno iniziale dello Scudocrociato intanto, di mettere nell’angolo i democrat, non ha avuto successo, e lo sciglimento del consiglio comunale ha rappresentato la sola via d’uscita per staccare la spina ad un’alleanza fra Pd e Udc che scricchiolava ormai da tempo.
A tre giorni dalla ratifica delle dimissioni di otto consiglieri, gli uffici municipali attendono comunicazioni ufficiali dalla Prefettura, che potrebbe nominare già nella giprnata di domani un commissario alla guida dell’ente, e fino a nuove elezioni. Il sindaco uscente, intanto, rispetta gli obblighi istituzionali fino a comunicazioni dell’Organo Territoriale di Governo: Calitri era presente infatti all’appuntamento con Fabrizio Barca per il confronto sull’area pilota. “E’ vero che il sindaco ha detto delle cose, ma il suo è stato un senso di rivalsa per quello che è successo: noi abbiamo sempre discusso tutte le scelte, e il dibattito è sempre stato puramente di ordine poltico, mai personale” spiega De Rosa.
“Nel 2011 Rubinetti ha aderito ad un programma di centro sinistra, dove il Pd era protagonista. L’Udc si era alleato con il centro destra, ma sono state fatte delle scelte chiare”. Gli attacchi arrivati dall’opposizione di Di Milia risultano “politicamente comprensibili”. “Hanno concoso liste civiche di chiara connotazione politica e partitica. Infatti, sarebbe stato (e lo è stato) incomprensibile votare in maniera confusa agli enti sovracomunali” continua. Il Partito Democratico apre dunque la campagna elettorale, dilatando il raggio d’azione: “Non bisogna guardare solo a Calitri, ma a tutto il territorio: apriremo le porte a chiunque voglia ragionare con noi. All’Udc non saprei, perchè siamo stati indicati come rivali, e chi vorrà metterci nell’angolo sarà contro di noi”. Quest’anno a Calitri si affaccia sulla scena amministrativa anche quella fetta di giovani che hanno sostenuto il Movimento 5 Stelle, che alle politiche si è attestato come il secondo partito dopo il Pd. “I 5 Stelle sono un movimento di cui tenere conto, ma il nostro intento resta quello di costruire una compagine di governo coesa e in grado di programmare e amministrare il paese” conclude.
Elisa Forte