Amministrative, rompe il silenzio Paolino Bonavita. Giovedì sera il gruppo “Democrazia e Progresso” si è riunito per concludere i lavori dei cinque anni trascorsi insieme come opposizione al governo dell’ex sindaco Liberato Santaniello.
In quella occasione, oltre a ringraziare i componenti della minoranza consiliare della fiducia e del sostegno di questi anni, Bonavita ha tracciato la rotta. Quella delle larghe intese per un governo democratico della cittadina. «Le dimissione date hanno rappresentato una decisione di grande importanza per le sorti di Quindici e dei quindicesi. Ben consapevoli della gravità di questo atto, con piena libertà, con gran sacrificio ed abnegazione ci siamo dimessi nell’interesse di una collettività sempre più martoriata, sfruttata ed illusa con false promesse di posti di lavoro. Le dimissioni - prosegue Bonavita - sono un mero atto politico.
Il gruppo, inoltre, all’unanimità ha deciso di essere presente alle prossime amministrative, nel corso di questi giorni dopo una serie di incontri deciderà quale strategia adottare. Oggi, con la venuta del Commissario Prefettizio si respira aria di democrazia e legalità, di efficienza ed efficacia amministrativa.
In merito alle prossime elezioni, vista la difficile e complessa situazione amministrativa e finanziaria del comune, le mie considerazioni, del tutto personali, sono: una coalizione di larghe intese, vale a dire di un’amministrazione di salute pubblica che, mettendo da parte schieramenti e conflitti, si sforzasse di guardare all’esclusivo interesse di Quindici e dei Quindicesi in uno dei momenti più difficili e delicati della sua storia. Un’amministrazione che guardi all’interesse del cittadino e alla promozione del territorio.
Le forze sane del paese, senza prevaricazioni, avventurismi ed esasperati protagonismi, comprendano l’utilità dell’organizzazione di una squadra che, prendendo avvio dalle aspettative dei cittadini, riesca a mettere a punto un progetto possibile che possa dare una forte spinta verso il rinnovamento. A Quindici ci sono cittadini di provata capacità e professionalità che potrebbero avere le carte in regola per partecipare alla costruzione di un Governo che tutti i quindicesi stanno aspettando, in modo di farli tornare ad innamorarsi della vita pubblica nella quale tutti saranno chiamati a dare il loro fattivo contributo. Serve un assoluto rigore morale, rispetto dei ruoli, responsabilità nel compiere il proprio dovere. La priorità è ripristinare un'etica ed una morale in modo di mettere il bene comune davanti agli interessi personali. Farò la mia parte - conclude Bonavita - Ci vuole coraggio e amore per il proprio paese».
Rocco Fatibene