Sono trascorsi 45 giorni dall'inizio della vertenza dei lavoratori dell'ArcelorMillal e l’Irpinia non molla. Ieri pomeriggio a San Mango sul Calore Consiglio comunale straordinario voluto dal sindaco Teodoro Boccuzzi alla presenza di parlamentari, consiglieri regionali e parti sociali.
“Il nove aprile c'è stato il primo incontro. Resta la data tragica del 31 luglio come previsione di chiusura. Intanto il secondo tavolo, previsto per il 29 aprile, è stato però rinviato, sollevando preoccupazioni tra gli operatori del settore. - Spiega il sindaco Teodoro Boccuzzi -. Siamo sull'orlo del collasso e dobbiamo lavorare insieme per salvare il prezioso e necessario presidio industriale. È necessario che lavoratori, imprenditori e istituzioni condividano una visione comune, puntando alla salvaguardia dei posti di lavoro e alla tutela del diritto al lavoro, un principio fondamentale per qualsiasi economia sana".
Morsa (Cgil) : salvare posti subito
2Ieri pomeriggio si è tenuto il Consiglio Comunale straordinario monotematico promosso dall'Amministrazione Comunale di San Mango sulla Vertenza Arcelor Mittal alla presenza dei Consiglieri Regionali Livio Petitto ed Enzo Alaia i deputati Toni Ricciardi, Piero De Luca, Gianfranco Rotondi e Michele Gubitosa ai sindaci dei Comuni di Paternopoli, Luogosano, Castelvetere, Montemarano, Luogosano, Candida e San Potito.
È stata l' occasione per confermare l'impegno da parte di tutte le Istituzioni a sostegno della battaglia per il salvataggio della produzione e dell' occupazione del sito di Luogosano." Così Giuseppe Morsa.
Il documento, la vertenza
Alla fine della seduta è stato redatto un documento di sintesi per tutti i comuni interessati, che verrà poi inviato al Ministero competente.
De Luca: un tavolo nazionale, salvare la fabbrica
«Bisogna fare ogni sforzo per dare una risposta alla vertenza ArcelorMittal. L'annunciata chiusura del sito irpino tocca il futuro di 70 persone dello stabilimento industriale, circa 200 dell'indotto, ed incide sulla tenuta sociale di un intero territorio. Non possiamo perdere questo presidio così importante. Ieri a San Mango sul Calore ho partecipato al Consiglio Comunale per ascoltare le preoccupazioni delle comunità locali, dei sindacati e dei lavoratori, ma soprattutto per ribadire l'impegno a chiedere con forza un tavolo nazionale urgente, complementare a quello regionale, in grado di affrontare e risolvere in modo positivo questa crisi. Chiediamo che anche il Governo si attivi per trovare una soluzione che garantisca la continuità produttiva, tuteli i livelli occupazionali e assicuri un rilancio industriale. È una sfida che riguarda tutti noi. Ce la metteremo tutta per trovare soluzioni positive.»
Lo ha dichiarato l’on. Piero De Luca.
Petitto: i colossi industriali fuggono
La vertenza ArcelorMittal tocca da vicino tutti noi, tocca da vicino un intero territorio che, dalle occasioni di rilancio del post-terremoto, oggi si trova a fare i conti con politiche spesso sbagliate che costringono i grandi colossi industriali a “fuggire”. Un tavolo gestito dal Governo nazionale, una linea d’azione univoca tra Istituzioni, parti sociali e partiti, senza distinzione alcuna, resta l’unica soluzione per scongiurare la imminente chiusura dello stabilimento irpino.
E’ evidente che la Regione Campania può fare ben poco nel caso di specie, ma è altrettanto vero che programmando interventi adeguati, soprattutto in termini di logistica e infrastrutture, non ci troveremmo nella situazione attuale. ". Così Livio Petitto.
La proposta di Pelmieri: serve un imprenditore illuminato
"Alla deputazione Irpina di minoranza e maggioranza si deve chiedere di mettere in campo ogni genere di sforzo per individuare un nuovo imprenditore che venga ad investire a Luogosano/San Mango. Che venga in forza di un rapporto politico, che venga in forza ad una convenienza politica, che venga in forza ad un rapporto personale o amicale. Purché venga - così il sindaco di Montemarano Beniamino Palmieri -. Chi penso’ alla industria in montagna fece venire, facendo valere il suo peso politico, e la conseguente convenienza economica attraverso vari incentivi a chi decideva di venire: Agnelli ( Grottaminarda e Pratola Serra), la Magneti Marelli, la Ferrero, la Parmalat, e tanto altro. D’accordo, erano altri tempi, ma ora serve battersi per individuare un imprenditore che rilevi uno stabilimento e restituisca dignità a 70 famiglie e a un intero territorio. Questo serve, altrimenti, esattamente come avvenne nel post terremoto, l’alternativa è la valigia, per tutti, prima o poi .