Salta il consiglio comunale ad Avellino per approvare il bilancio previsionale. A non presentarsi, non solo i consiglieri dei gruppi di Davvero e W la Libertà, ma anche il gruppo di Siamo Avellino. Domani l’assise è convocata in seconda convocazione.
Banchi di maggioranza vuoti, anche quelli della giunta: all’appello delle 9.30 presente solo il sindaco Laura Nargi. C’è l’opposizione, c’è il “Patto civico” con Rino Genovese, Sergio Trezza e Giuseppe Geppino, ad eccezion fatta per il dagostiniano Gerardo Melillo. Assente l'assessore di riferimento, Scaletti. Tutto da rifare domani, in seconda convocazione, con lo spettro delle decisioni dell’ex sindaco Festa.
Le opzioni che ha di fronte a sé la sindaca non sono molte. La prima, quella più probabile stando a quanto fatto trapelare ieri da Palazzo di Città, è che ritrovandosi di fronte ai banchi vacanti Nargi si presenti dimissionaria. Sullo sfondo la conferenza stampa tenuta ieri dal suo predecessore proprio sui numeri del Bilancio di Previsionme. Il secondo scenario è quello di lasciarsi bocciare il bilancio in seconda convocazione. Questo accadrebbe se la seduta si insediasse con i soli i quattro consiglieri della lista “Siamo Avellino” e l'opposizione. Con il voto contrario si andrebbe tutti a casa.
Nargi: non mi dimetto
La sindaca Laura Nargi parla in conferenza stampa: per il momento niente emendamenti al bilancio come chiesto dalla maggioranza che fa riferimento all’ex sindaco Gianluca Festa. "L'assenza non è stata sfida contro aula, ma una scelta di unità per darsi tempo di un'altra analisi sul documento.". Spiega il sindaco di Avellino.
"Le dimissioni? La mia volontà è continuare a lavorare per Avellino. È un onore e un onere che i cittadini ci hanno affidato, e non intendo disonorarlo". Poi l'appello ai consiglieri di maggioranza affinché si presentino in aula per esprimere un voto favorevole sul bilancio: "Non si deve bloccare per ragioni che nulla hanno a che fare con i numeri. Chi parla di problemi tecnici mistifica la realtà. Se c’è un problema politico, se ne discuta con chiarezza. Oggi avremmo potuto approvare il bilancio. Non esserci, per qualcuno, può essere un segnale. Capisco che ci siano tensioni, ma invito tutti a riflettere: la città è stanca di litigi, di tatticismi, di giochi. Vuole risposte".
Bilancio di sacrificio
"Il bilancio di previsione è un atto politico fondamentale, necessario per garantire stabilità, sicurezza, crescita e futuro alla nostra comunità. Il documento è un bilancio veritiero, congruo e trasparente. La struttura è simile a quella degli ultimi 4-5 anni, ma addirittura migliorata rispetto allo scorso anno, seguendo gli stessi indirizzi politici e programmatici. È anche un bilancio di sacrificio, perché abbiamo scelto la strada della responsabilità, agendo con la diligenza del buon padre di famiglia. Abbiamo stretto la cinghia consapevoli che stiamo uscendo dal predissesto, con omologa della Corte dei Conti e validazione ministeriale".
Usciremo dal predissesto nel 2026
"Nel 2026 usciremo dal predissesto - ha assicurato il sindaco - sono in questo Comune da quasi 15 anni con passione e senso di responsabilità, e non ho mai visto un bilancio così sereno e confortante. Ecco perché rivolgo un appello di responsabilità ai consiglieri: senza l’approvazione blocchiamo l’intera città. Parliamo della manutenzione delle strade, del centro per l’autismo – già in fase di completamento con accordo con l’ASL –, della Dogana, del Victor Hugo, dei PICS (9 milioni), del verde pubblico, degli alloggi popolari e dei 17 milioni dei PRIUS, che cambieranno il volto di Avellino. E poi la bonifica dell’Isochimica è completata: ora possiamo acquisirne i suoli".