"L’intervista che Gianluca Festa ha rilasciato a “Il Mattino”, nel suo spregiudicato delirio di onnipotenza, - sottolinea l’associazione “Controvento” - consente di assumere ulteriori e inquietanti elementi su quanto avvenuto all’interno della coalizione civica prima, durante e dopo le ultime elezioni amministrative. Quando il consigliere regionale Livio Petitto, fautore ora pentito della carriera politica di Laura Nargi, vorrà spiegare chi e come abbia imposto la candidatura dell’ex vicesindaco di Festa, avremo un quadro ancora più chiaro. Intanto ce n’è abbastanza per chiedersi quale colpa abbia commesso la città di Avellino per meritarsi tutto questo e subire gli effetti strazianti di una vicenda iniziata da almeno una decina d’anni. Sono tali comportamenti, prodotti da un’idea perversa di gestione della cosa pubblica promossa insieme da Gianluca Festa e Laura Nargi, che hanno offeso e ancora avviliscono il ruolo istituzionale di sindaco. Sono gli atti, le azioni, i gesti condivisi da entrambi che hanno gettato discredito sulla figura del garante degli interessi della comunità. Sbaglia chi pensa di dividere le responsabilità, provando a difendere uno dagli attacchi dell’altro, per agire nella convenienza miope del momento e prefigurando raggelanti scenari per il futuro. Per difendere Avellino occorre voltare pagina con assoluta intransigenza e costruire da subito le condizioni per un’alternativa radicale".
Controvento: "Per difendere Avellino occorre voltare pagina"
Costruire da subito le condizioni per un’alternativa radicale
Il dibattito politico sul caso Avellino. Riceviamo e pubblichiamo
Avellino.