No all'autonomia, da Avellino un documento-appello della lista "Gengaro sindaco"

L'assemblea pubblica ha sottoscritto l'iniziativa proposta da Nadia Arace. Già diverse le adesioni

no all autonomia da avellino un documento appello della lista gengaro sindaco

Le adesioni sono già oltre 60 e sono ancora aperte

Avellino.  

L’assemblea pubblica promossa dalla lista "Per Avellino Gengaro sindaco" il 10 luglio ha approvato il testo di questo appello sull’autonomia differenziata, proposto da Nadia Arace. E’ stato in quella sede sottoscritto da Antonio Gengaro, Giancarlo Giordano e Generoso Picone. Ha dato la sua adesione Domenico Gallo. Nei prossimi incontri, programmati già per la settimana ventura, saranno definiti modalità e tempi per sostenerlo. Le adesioni sono già oltre 60 e sono ancora aperte

“L’approvazione della legge sull’Autonomia differenziata rischia di rendere irreversibili le disuguaglianze che attraversano il territorio italiano. Alla luce del provvedimento legislativo, le Regioni che vorranno, potranno richiedere allo Stato il trasferimento di competenze e risorse, alla cui luce verrebbero erogati con “congruità” i servizi, in merito ad un lunghissimo elenco di materie, tra cui istruzione, sanità, ambiente, trasporti, lavoro.

Esprimiamo profonda preoccupazione per una iniziativa legislativa che minaccia il principio di unitarietà e indivisibilità della Repubblica, nonché il principio di uguaglianza e il conseguente impegno alla rimozione degli ostacoli che determinano le disuguaglianze sociali e civili tra i cittadini. Allo stato attuale, sono tanti i settori, tra cui il sociale e il socio-educativo, in cui i servizi sono erogati sul territorio nazionale in modo disomogeneo a causa della mancata definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep) che lo Stato è chiamato a garantire in modo uniforme, essendo tali prestazioni connesse all’esercizio dei diritti sociali e civili di tutti i cittadini.

La Legge Calderoli, approvata in assenza della definizione dei Lep ed in assenza delle risorse che li garantirebbero, accorda alle sole Regioni più ricche la possibilità di assicurare, grazie alla maggiore ampiezza del proprio bilancio e della spesa storica, l’esercizio dei diritti sociali e civili, lasciando indietro le Regioni del Mezzogiorno, in cui è maggiore il divario nell’erogazione dei servizi pubblici.

La sottrazione della redistribuzione del gettito fiscale sul territorio nazionale viola pericolosamente il principio costituzionale di solidarietà economica e sociale, di compartecipazione e condivisione degli obblighi che derivano dal fatto di essere parte di una nazione, di essere una collettività che si fa carico dei problemi di chi è più indietro, al fine di emancipare chi è più fragile dalla condizione di svantaggio che vive, pur non avendola scelta.

Per tali fondati timori, che disvelano dietro la formula dell’ ”Autonomia differenziata” quella che invece è la “Secessione dei ricchi”, chiediamo a tutte le forze politiche, sindacali e associative della provincia di contrastarne l’attuazione e di mettere in campo ogni azione utile a sostenere la prossima campagna referendaria, che sosterremo con profonda determinazione.

Ci rivolgiamo innanzitutto alle forze del “campo largo”, riconoscendo nel prezioso lavoro svolto in occasione delle amministrative della città di Avellino il seme di una nuova stagione di riscatto politico, sociale e civile per questa provincia. A loro chiediamo di incardinare una cabina di regia permanente, allargata alle forze politiche, alle organizzazioni sindacali e alle forze sociali che hanno già sottoscritto il quesito referendario depositato in Cassazione, che lavori alle ragioni del referendum abrogativo su cui, nei prossimi mesi, gli italiani saranno chiamati ad esprimersi, facendosi carico di organizzare un ampio dibattito pubblico e partecipato sul tema ed organizzando una capillare campagna di raccolta firme, sia nelle piazze che online.

Ci rivolgiamo, infine, alle destre di questa provincia, invitandole ad aprire una riflessione sull’iniquità della legge Calderoli, nell’esclusivo interesse dei cittadini del territorio e della Repubblica, così come immaginata dai Padri costituenti: una, indivisibile, libera e uguale”.

(adesioni in ordine alfabetico)

Antonio Aquino, Consigliere comunale di Avellino

Nadia Arace, docente

Luca Battista, architetto

Antonio Bellizzi, Consigliere comunale di Avellino

Silvano Bello, ex direttore amministrativo Azienda ospedaliera “Moscati”

Luigi Borriello, videomaker

Antonella Capppuccio, docente

Alfredo Centrella, operaio

Carla Eleonora Ciccone, ginecologa

Vincenzo Ciampi, Consigliere regionale della Campania

Filippo Cristallo, fotografo

Antonio D’Avanzo, medico

Giancarlo De Crescenzo, commercialista consulente aziendale

Carlo Di Grezia, agente di viaggio

Francesca Di Iorio, addestratrice cinofila Enci

Donata Ferrante, imprenditrice agricola

Antonella Forino, avvocato

Barbara Gaeta, docente

Domenico Galeotalanza, dipendente pubblico

Domenico Gallo, magistrato

Antonio Gengaro, Consigliere comunale di Avellino

Giancarlo Giordano, lavoratore dipendente

Maurizio Giovanniello, architetto

Costantino Grappone, avvocato

Ettore Iacovacci, Consigliere comunale di Avellino

Ida Iasi, cancelliera

Antonio Limone, Presidente Istituto Zooprofilattico di Portici

Francesco Mazzeo, docente

Roberto Montefusco, dipendente pubblico

Giuseppe Moricola, docente universitario

Sergio Pagliarulo, funzionario pubblico e Segretario regionale FLP comparto fisco

Anna Maria Pascale, avvocato

Carla Perugini, docente universitaria

Maurizio Petracca, Consigliere regionale della Campania

Claudio Petrozzelli, YEP – PSE Comitato europeo delle regioni

Ferdinando Picariello, avvocato

Generoso Picone, giornalista

Antonio Rocco, car dateilyst

Enzo Rocco, ex funzionario Regione Campania

Fernando Romano, dipendente pubblico

Antonino Sanfilippo, assicuratore

Ugo Santinelli, sociologo

Amalio Santoro, Consigliere comunale di Avellino

Rossella Santoro, logopedista

Giovanni Sasso, Presidente nazionale Associazione filosofica italiana

Ermanno Simeone, avvocato

Paolo Speranza, Cinemasud

Vittoria Troisi, Centrodonna Avellino