Festa dell'Unità: sotto accusa sindaco e amministratori

Al 2° appuntamento tante critiche verso la gestione attuale e quelle passate del governo cittadino

Avellino.  

Alla festa dell'Unità di Avellino, organizzata in villa comunale da una corrente del circolo "Foa" del Pd, è andato in scena il processo alla città e alla sua classe dirigente. Nell'incontro di ieri, secondo appuntamento della manifestazione politica che si chiuderà questa sera, sono volate accuse pesanti verso l'attuale amministrazione e quelle precedenti.

In particolare è stato Francesco Todisco, riferimento dell'area di sinistra ed ex candidato alle regionali, che ha tracciato un quadro delle cose non andavano bene prima e continuano a non andare ora. Il problema principale secondo lui è la scarsa attenzione su alcune questioni e l'incapacità di fare sintesi su una proposta complessiva per la città sempre più allo sfascio. Sulla stessa lunghezza d'onde il deputato di Sel, Giancarlo Giordano, che ha detto di non aver ancora capito qual è il progetto di sviluppo per il capoluogo irpino. Indicando il sindaco Paolo Foti, al tavolo dei relatori, quale maggiore responsabile di questa grave mancanza.

Lo stesso primo cittadino ha ribattuto colpo su colpo alle critiche e agli addebiti nei suo confronti e della gestione da lui guidata. Per Foti non è solo questa la fase amministrativa a cui fare le pulci, i problemi vengono da lontano. Da dopo il terremoto, quando la classe dirigente di allora non ha saputo imprimere una svolta e imboccare un percorso di sviluppo con l'aiuto dei finanziamenti stanziati dallo Stato.

In generale, comunque, al di là delle assenze di peso, ciò che è emerso è dal dibattito è la difficoltà di tradurre il confronto in risposte concrete per i cittadini sui temi più importanti: sia a livello locale che regionale. Da qui l'invito di riprendere il tavolo per il Patto dello Sviluppo e mettere in campo una strategia per imprese e occupazione.

Alessandro Calabrese