"E' da poco che riesco a leggere le pagine scritte da mio padre ed è una emozione unica, direi immnsa. Non voglio essere banale. Non solo perchè rileggo le parole di mio padre e ne se sento la voce. Mi dico quanto sia incredibilmente attuale quello che diceva già tanti anni fa."
A parlare è Antonia De Mita, all'indomani dell'interessante dibattito tenuto a Sturno in Irpinia con la proiezione del docufilm sulla vita di suo padre.
"La cosa che mi colpisce in maniera incredibile e che sarebbe di enorme insegnamento per tutta la classe dirigente politica italiana è che lui non ha mai fatto politica per ottenere ruoli. Sentiva la necessità di contribuire allo sviluppo e alla crescita della propria comunità, del paese, ma con una visione internazionale perenne. Il mondo quindi a 360 gradi partendo però dalla crescita delle proprie comunità. Non ha mai puntato al ruolo papà, ha anche rifiutato incarichi importantissimi, e io ne ero testimone.
Oggi mi sembra che siamo un pò troppo concentrati su ruoli, possibilità di aggregazioni di potere e l'idea che per 70 anni queste persone hanno mantenuto la democrazia, soltanto con le proprie idee, la propria testa, la forza, senza usare le armi, dà ragione a mio padre.
Oggi - conclude Antonia De Mita - si cercano solo i ruoli e sono ripartite le guerre. E quando si comprano tante armi ad un certo punto si devono usare mi disse un giorno una persona. E papà non era d'accordo, perchè mi ha insegnato che la democrazia è fatta con la convinzione e la persuasione, nel convincimento delle persone attraverso le proprie parole, i propri sentimenti e la capacità e condivisione delle opinioni altrui, senza armi. Spero che le persone di oggi siano in grado di capire qual'è la differenza."