Avellino verso il voto, Amatucci (Italexit): nessuno ascolta i cittadini

"Troppi veleni e polemiche, è ora di sentire i problemi della città"

avellino verso il voto amatucci italexit nessuno ascolta i cittadini
Avellino.  

"Se ancora qualcuno non se ne fosse accorto ad Avellino la campagna elettorale per le prossime amministrative è iniziata con larghissimo anticipo.
Tra polemiche e attacchi che rimbalzano sulle pagine dei quotidiani e sui siti internet nel legittimo gioco delle parti, chi governa e chi è all'opposizione si scontra su vari argomenti e la polemica è pronta a scatenarsi come accade di consueto nella politica locale come a livello nazionale". Così in una nota Gianluca Amatucci - Coordinatore cittadino Italexit Avellino. 
"In questo clima e in un contesto in cui le cose da fare, gli obiettivi da raggiungere per migliorare realmente Avellino sembrano non essere al centro della discussione visto che per intavolare un serio dibattito occorre porre al centro una figura che oggi è marginale, quella del cittadino. Manca, a mio avviso, l'ascolto e il confronto che porti al centro dei ragionamenti quello che potrebbe nascere come spunto, come invito, proprio dal cittadino comune. I problemi di questa città vengono vissuti proprio da chi ci vive come me e che merita ascolto ed attenzione. Per la reale crescita di una comunità è proprio la persona che va posta al centro, altrimenti ci ritroviamo a vivere in una città dove ogni scelta calata dall'alto viene accettata anche se non condivisa. Il mio invito oggi è proprio quello di dare voce alle istanze dei cittadini: chi segnala un problema, sopratuttto di vivibilità, andrebbe ascoltato perchè non può che dare un contributo fattivo alla sua risoluzione.
In questa campagna elettorale il vero protagonista è e deve essere il cittadino, per troppo tempo lasciato ai margini delle riflessioni e degli incontri. Se così non dovesse essere, ci ritroveremo ad assistere ad una sfida ricca di veleni e attacchi reciprochi tra tre blocchi contrapposti con i cittadini ancora una volta chiamati soloo a votare e mai a partecipare mentre la politica vera è proprio partecipazione". conclude  Amatucci