Ricciardi (Pd): "Dl Rave, un obbrobrio di un governo che fa solo propaganda"

Il deputato irpino: un decreto emanato esclusivamente per ragioni propagandistiche

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"E' grave che il Governo abbia varato una misura che apriva e probabilmente continuerà ad aprire le porte alla possibilità di vietare ogni manifestazione, violando così i princìpi elementari della democrazia"

Avellino.  

"Il Dl Rave è il primo atto di questo Governo, una sorta di biglietto da visita. Un pessimo esordio lontanissimo dalle priorità degli italiani. Si parla di rave, vaccini, mafie, riforma Cartabia. Una frittura mista; un decreto emanato esclusivamente per ragioni propagandistiche ed identitarie che dimostra un'assenza completa e totale di un'idea qualsiasi di come governare questo Paese".  Lo ha detto nel corso del suo intervento in aula, Toni Ricciardi, deputato del Pd.

"Un obbrobrio giuridico criticato da giuristi e costituzionalisti che hanno espresso grandi preoccupazioni legate all'introduzione di un nuovo reato che, infatti, il governo ha provato a correggere con scarsi risultati, ma anche da stessi esponenti della maggioranza.  E'grave che il Governo abbia varato una misura che apriva e probabilmente continuerà ad aprire le porte alla possibilità di vietare ogni manifestazione, violando così i princìpi elementari della democrazia", ha aggiunto il deputato dem.

Un provvedimento che serve per agitare lo slogan "la pacchia è finita". Eppure il governo ignora -come dimostra una iniqua legge di bilancio-  coloro per i quali la pacchia non è mai iniziata. E' molto più facile e più comodo prendersela con un centinaio di giovani o con qualche disperato in mare. Insomma, in altre parole, è facile, è facilissimo fare i forti con i deboli e i deboli con i forti. Alla fine dei conti la questione ritorna sempre a un concetto chiave, che è quello della percezione. L'obiettivo è alimentare percezioni allarmistiche sui migranti, alimentare percezioni allarmistiche sui rave, sottovalutare i problemi concreti, mischiare tutto in una macedonia perché non si può mai discutere nella concretezza, con la pacatezza dei toni e la profondità che necessitano alcune questioni. Bisogna mettere tutto insieme e, in un sistema binario, poter dire al Paese chi è a favore e chi è contro, limitando la discussione e costruendo il più grande sistema che alimenta le cosiddette armi di distrazione di massa". così nel suo intervento in discussione generale, Toni Ricciardi