Apprendo dagli organi di stampa che il sindaco di Avellino ha annunciato il conferimento della cittadinanza onoraria della città al Ministro Piantedosi.
Tale riconoscimento non è un fatto formale, burocratico, nè può essere legato solo alla circostanza che un uomo di origini irpine ricopra la carica di Ministro dell'Interno.
La cittadinanza onoraria è il riconoscimento di un legame, di una connessione, di un impegno. E' l'atto con cui una comunità sceglie di abbracciare e accogliere un nuovo cittadino.
Non capisco quali siano i meriti di Piantedosi, quali le ragioni di questa scelta.
Quella città che solo pochi anni fa ha scelto Aldo Masullo oggi non può rendere omaggio a chi ha definito "carico residuale" decine di esseri umani.
Io penso che qualora il sindaco Festa dovesse confermare tale intendimento, evidentemente per compiacere i suoi prossimi alleati elettorali, l'Avellino democratica dovrebbe far sentire in modo chiaro la sua contrarietà e il suo sdegno. Dovrebbe contestare duramente tutto questo.
Festa e la cittadinanza a Piantedosi. La sinistra: "Non condividiamo"
E' polemica dopo l'annuncio del sindaco del capoluogo
La nota di Roberto Montefusco: "Non capisco quali siano i suoi meriti. La città non può rendere omaggio a chi ha definito "carico residuale" decine di esseri umani"
Avellino.