“Questo è un voto per appartenenza, non di preferenza. Lo ricordi anche chi faceva il tifo per d'Agostino alla Provincia”. Il messaggio di Enzo De luca dalla segreteria provinciale del Pd, all'indomani della definizione delle candidature, è chiaro: “Nonostante le ferite, le ingiustizie planetarie di cui sono stato vittima, sono qui in campo per il Pd, per il bene comune contro individualismo, il trasformismo”.
Una testimonianza di fedeltà e impegno, che l'ex senatore ha voluto fare convocando la stampa, per spiegare le dinamiche che lo hanno portato fuori dalla lista per la circoscrizione Campania 2 (Avellino, Benevento, Caserta e Salerno).
“Fino al giorno prima il mio nome era dietro quello dell'ex segretaria cgil Susanna Camusso: questi erano gli accordi di coalizione per il proporzionale al Senato. Poi nelle ore tra un rinvio e l’altro, vengo informato che quel posto era stato rivendicato e assegnato ad Articolo Uno”.
Al deputato di leu Federico Conte, il posto che dunque doveva essere del senatore De Luca, ma il figlio dell'ex ministro salernitano ha deciso di rifiutare la candidatura. Quella casella tuttavia non potrà essere assegnata al pd, ma, in base agli accodi con gli alleati, dovrà rimanere in capo a un esponente di Articolo 1, il partito del Ministro Speranza.
Tramonta dunque ogni possibilità di essere nuovamente candidato per l'ex senatore irpino, che tuttavia esorta i suoi colleghi di partito, tutti, a “comportarsi come fosse candidato, spendendosi per il partito e non per se stesso. Sul piano personale, è un modus che non può essere messo in discussione. Farà difficoltà invece chi ha ambizioni personali, in un contesto in cui il trasformismo è diventato un processo strutturale».
E qui cita l'episodio delle lacrime di Aldo Moro: “Il politico – chiarisce – non il cantante - quando in risposta alla contestazione del ’69 ribadì che il suo impegno politico non poteva essere messo in discussione in alcun modo. Al solo pensiero mi vengono i brividi: ecco per me è lo stesso, il mio impegno continua ma questa è l’ultima possibilità che abbiamo per recuperare un senso di comunità, a partite dalla riorganizzazione del principio di legalità nel partito».
L’obiettivo è quello di battere la destra – ricorda il senatore De Luca che esprime anche rammarico per come si è svolta la vicenda con i Cinque Stelle: “Nonostante un voto scellerato contro Draghi, con i 5stelle ci voleva maggiore elasticità. E al netto dell’atteggiamento supponente dei “due polli” di Calenda e Renzi, occorre fare fronte comune e dopo il voto dialogare con tutti per affrontare l’emergenza democratica innescata da questa legislatura folle”.
Infine il tema della legalità e della trasparenza che resta al centro dell'impegno di Enzo De Luca, anche in virtù della sua carica di Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti (ORGR): “Ci sono opportunità che dal maggio 2016 non sfruttiamo. C’è un’indifferenza preoccupante, anche nel mondo cattolico sul tema dei servizi pubblici: nei prossimi giorni faremo la carta dei servizi, convocherò gli ato rifiuti di tutta l regione e le provincie, per cominciare a mettere in campo attività che ci consentano di utilizzare le risorse del Pnrr in modo efficace. L'augurio agli amici candidati col Pd possano mettere a frutto le occasioni che abbiamo: questo deve fare un partito, sfruttare le occasioni per fare bene. Altrimenti che partito è?”