Cgil: "Basta conflitti nell’ente Provincia, agire per rilanciare l’Irpinia"

Fiordellisi: "Incomprensibile la conflittualità sul piano legale che si è venuta a creare"

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Avellino.  

«La situazione che attraversa l’Irpinia, ma anche l’Italia tutta è di straordinaria complessità. La pandemia, prima, e la guerra, poi, hanno fatto esplodere disuguaglianze, ingiustizia sociale e reso evidenti tutte le fragilità del sistema Italia e in particolare di quelli già più deboli, come quello provinciale irpino, che da troppo tempo ha messo ai margini i diritti delle persone e dell'ambiente ponendo al centro le ragioni del profitto», così Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino.

«Una parte sempre più consistente dell’Irpinia non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese. Questa è la prima emergenza sociale da affrontare. C’è bisogno di risposte immediate a partire dal mese di luglio e con interventi strutturali. Sono questi i temi che poniamo all’attenzione della collettività e delle istituzioni: crisi energetica, superamento della precarietà, strumenti fiscali per tutelare i salari e le pensioni dall’aumento dell’inflazione, salario minimo e legge sulla rappresentanza, rinnovo dei contratti, politiche industriali, scuola, sanità, una vera riforma fiscale, pensioni, politiche dell’abitare, vecchie e nuove povertà, ripeto vale a livello nazionale ma ancor di più in Irpinia».

«In questo particolare momento, è fondamentale un supporto proattivo della Provincia di Avellino sulle questioni legate allo sviluppo, al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), al rilancio dell’istruzione e del sistema scuola. Da ultimo, ma non meno importante, deve essere posta attenzione alla gestione dei servizi pubblici – dall’acqua alla depurazione ai rifiuti. Sul punto, ribadiamo la necessità di una convocazione, da parte dell’ente Provincia, dei sindacati confederali - Cgil, Cisl e Uil – per tracciare un percorso condiviso, sui temi della tenuta pubblica nei servizi essenziali, che sia efficace, efficiente ed economicamente sostenibile».

«In questo senso, appare incomprensibile la conflittualità, sul piano legale, che si è venuta a creare dopo le elezioni del nuovo presidente della Provincia. Una vicenda che alimenta tensioni inutili in un momento cruciale durante il quale bisognerebbe agire per il bene comune. E bisognerebbe farlo in fretta».