Acqua, Alto Calore esclusa di nuovo dal Pnrr. "Favorita Salerno"

Le proposte di Irpinia e Sannio non passano perché manca l'affidamento del servizio

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Esclusa anche Abc Napoli. Protesta padre Alez Zanotelli: "Favorite solo le aziende di Salerno, e nessuno dice nulla"

Avellino.  

Arriva un nuovo stop ai progetti di Gesesa e Alto Calore per intervenire sulle perdite delle reti grazie ai fondi del Pnrr. Promosse invece le proposte avanzate dai gestori Asis, Ausino, Consac, Salerno sistemi, operanti in provincia di Salerno, e della Gori nel Distretto sarnese – vesuviano.

Il Comitato esecutivo dell’Ente idrico campano, riunitosi ieri a Napoli, ha valutato quali progetti inviare al ministero delle Infrastrutture.

Salta dunque l'ipotesi di finanziamento per sanare finalmente le reti colabrodo presentate da Alto Calore  per un totale di 32 milioni di euro. E anche questa volta – come è accaduto nel marzo scorso - la variabile che ha fatto la differenza è il mancato affidamento del servizio idrico integrato a un gestore unico che accorpa le province di Benevento e Avellino nel Distretto “Calore Irpino”.

Il bando da 900 milioni varato dal ministero Infrastrutture nel marzo scorso prevedeva la dichiarazione espressa dell’avvenuto affidamento come prerequisito. Una condizione particolarmente stringente che non veniva posta nel precedente bando del React Eu, quando l’Ente idrico campano scelse di trasmettere comunque le proposte di Gesesa e Alto Calore al dicastero per le valutazioni di competenza. E già la volta scorsa la decisione di escludere gli enti idrici di Avellino e Benevento suscitò forti reazioni polemiche sul piano politico con la presentazione di interrogazioni parlamentari come quella della senatrice Sandra Lonardo.

Ma non tutto è perduto. Ad ottobre si aprirà una nuova finestra per accedere alle risorse del Pnrr e per quella data si spera che lo scenario sia cambiato con la nascita del Distretto Calore Irpino, in tal caso sarebbe questo l'ente di riferimento per la scelta del gestore. Ma i tempi sono strettissimi, di mzzo c'è l'estate e si corre il rischio di arrivare tardi anche per la terza e forse ultima occasione di accedere a fondi più che mai necessari per le reti idriche irpine e sannite.

Intanto a Napoli è andata in scena la protesta del Comitato Acqua Bene comune di Napoli guidato da Padre Alex Zanotelli. Anche la proposta di Abc per 50 milioni non è passata e non è stata ammessa a finanziamento. Per Zanotelli “Negare la partecipzione al Pnrr è un atto gravissimo anzi criminale – e accusa – l'Eic favorisce solo Gori e le aziende salernitane e nessuno ha mosso un dito”.