Alto Calore, approvato il bilancio. Ora si pensa al risanamento

Ciarcia incassa il 61 per cento dei si, due no. Assente il sindaco di Avellino

alto calore approvato il bilancio ora si pensa al risanamento
Avellino.  

Si è riunita questo pomeriggio all’Hotel de La Ville l’assemblea dei soci dell’Alto Calore. I sindaci dei comuni irpini e sanniti hanno approvato il bilancio dell’azienda con il 61 per cento delle quote. Due le fasce tricolori che hanno votato contro, assente il sindaco della città capoluogo, Gianluca Festa.

Il manager Michelangelo Ciarcia ha dunque superato il primo scoglio, l'esame dei soci appunto ma presto bisognerà affrontare l'istanza di Fallimento avanzata dal Tribunale, una volta che sarà stata chiarita la competenza territoriale.

Nel frattempo si pensa alle prospettive di risanamento dell'ente idrico che sconta una crisi decennale. Ciarcia ha illutrato ai soci il nuovo piano di rilancio, già passato al vaglio del presidente della provincia Buonopane e dei partiti di maggioranza.

A fronte di un debito strutturale di oltre 160 milioni si registrano ricavi per circa 55 milioni mentre è stata avviata la procedura per affidare ad un concessionario esterno la riscossione delle bollette non pagate.

Non solo recupero crediti ma anche investimenti. Sulla scorta delle indicazioni contenute nel Pnrr, in piena fase di transizione eoclogica e vista la necessità nazionale di eperire nuove risorse per raggiungere l'autonomia, l'idea è quella di entrare nel settore energetico utilizzando la risorsa acqua di cui l'Irpinia è ricca, fermo restando la gestione pubblica.