Con deliberazione di Giunta Comunale della Commissione straordinaria del Comune di Pratola Serra n. 6 del 26/01/2022, è stato approvato lo schema transattivo tra il Comune e la società Irpiniambiente. Secondo l'ex sindaco Alfieri "Tale accordo, così come è stato redatto, è in netta contraddizione con quanto sancito dalla sentenza del Tar Salerno n. 289/2020 e dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 4583/2020 che respingevano, entrambe, il ricorso presentato dalla società Irpiniambiente contro la decisione del Comune di Pratola Serra di estromettere la predetta società dal servizio di raccolta e gestione del ciclo dei rifiuti".
"La motivazione principale alla base del rigetto del ricorso consiste nell’assenza di un contratto tra le parti. Alla luce di tali sentenze favorevoli all’amministrazione comunale di Pratola Serra (Av), la società Irpiniambiente è stata citata in giudizio presso il Tribunale civile di Avellino per la restituzione di somme, indebitamente percepite, pari ad € 2.790.889,77. La predetta cifra corrisponde a quanto il Comune ha versato ad Irpiniambiente dal 2010 a luglio 2016. Giudizio tutt’ora pendente - continua Aufiero in una nota - Lo schema di transazione è accompagnato da un parere del Prof. Avv. Marcello Feola, su richiesta della commissione straordinaria, allegato alla delibera, il quale ritiene che tale conciliazione sarebbe possibile a condizione dell’avvenuto accertamento da compiersi a cura del Responsabile del servizio competente sulla base delle spese vive, incrementate dell’utile d’impresa ordinario per tale tipologia di attività “in mancanza di un contratto che stabilisce le tariffe”.
"Dunque, “in mancanza di un contratto che stabilisce le tariffe”, come ha fatto il Responsabile del settore tecnico – urbanistica ed edilizia privata, Suap, Ambiente e Agricoltura, ad attestare ex tunc (ora per allora) la congruità dell’offerta del Comune rispetto alle opposte pretese, con la relazione acquisita al prot. n. 483 del 14/01/2022 e depositata agli atti, non essendo all’epoca dei fatti Responsabile del predetto settore? - chiede l'ex sindaco - Inoltre, da un attento esame dello schema transattivo, è emerso che sono state calcolate le stesse fatture più volte e addirittura sono state calcolate fatture già pagate: Si tratta di un errore formale? E’ necessario sottolineare che, in ogni caso, le somme destinate al pagamento della transazione sono state debitamente appostate dalle Amministrazioni che si sono succedute nelle ultime due consiliature a titolo di RESIDUI PASSIVI, così come riportato dalla delibera di cui sopra. Quindi le somme versate dai cittadini a titolo di Tari (Tassa sui rifiuti) negli anni precedenti, NON SONO STATE UTILIZZATE PER SCOPI DIVERSI. Pertanto, l’eventuale liquidazione della transazione non costituirà un Debito fuori Bilancio.
“Trattasi di un accordo inesatto e di natura prettamente politica - afferma l’ex Sindaco Emanuele Aufiero – che và in netto contrasto con quanto stabilito dalla Giustizia ammininistrativa. Nei vari gradi di giudizio è stata sempre riconosciuta la bontà dell’azione amministrativa. Chiudere in questo modo una vicenda così importante è un grave errore, con una forte connotazione di carattere politico che non rende giustizia alle ragioni dell’Ente. Alla luce di tutto ciò – conclude Aufiero – si presume che la vicenda Irpiniambiente sia stata la causa, ammantata da un racconto romanzato completamente privo di concretezza, dello scioglimento del Consiglio Comunale di Pratola Serra. Ricorreremo alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per l’accertamento di tutte le responsabilità” conlude la nota dell'ex sindaco Aufiero.