Pd Avellino, sospese 2500 tessere. Bordo convoca i livelli istituzionali

Ora sarà la commissione provinciale a concludere il lavoro di accertamento

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Il commissario intanto ha convocato tutti a via Tagliamento: ribadita la volontà di proseguire lungo il percorso unitario, pieno sostegno a Buonopane. A gennaio tutti gli atti per il congresso

Avellino.  

La segreteria nazionale del Partito Democratico ha concluso il lungo lavoro di verifica del tesseramento on line definito "anomalo" avvenuto in Irpinia il mese scorso. Dalle prime notizie che trapelano sembra che siano state sospese 2500 tessere ritenute, per vari motivi, non conformi, su un totale di circa 10mila sottocrizioni effettuate. Non è possibile allo stato a quale corrente fanno riferimento queste tessere, se a quella del cosiddetto fronte deluchiano oppure all'area che fa riferimento a Umberto del Basso De Caro. Ora sarà la commissione provinciale a concludere il lavoro di accertamento per verificare l'identità e la corretta pocedura di iscrizione. Il lavoro di controllo sulle sottoscrizioni giunte da Avellino è stato avviato ormai un mese fa quando il Nazareno decise di attivare tutte le attività necessarie a fare luce sulla vicenda. Dal 15 novembre sono state passate al setaccio le richieste di iscrizione al partito effettuate attraverso la piattaforma on line, adottata proprio con l'obiettivo di  rilevare con certezza l’identità di chi richiede l’iscrizione e di tracciare i corrispondenti pagamenti effettuati. Da quel momento l’iscrizione al partito è stata consentita solo alle persone delle quali sia certa l’identità, l’autonoma volontà di iscriversi al PD con risorse proprie e non provenienti da terzi, e i requisiti previsti dal Codice etico del PD per l’iscrizione. Il Partito Democratico si era iservato anche  di valutare tutte le azioni rivolte a tutelare la propria onorabilità e la propria immagine e a sanzionare gli eventuali comportamenti posti in essere da propri iscritti in contrasto con lo Statuto e il Codice Etico del partito.

Nel frattempo il commissario provinciale della Federazione di Avellino del Partito Democratico,  Michele Bordo, ha riunito tutti  i livelli istituzionali presenti sul territorio irpino. All’incontro, infatti, hanno preso parte il deputato Umberto Del Basso De Caro, il consigliere regionale Maurizio Petracca ed il consigliere regionale Livio Petitto che ha ribadito la sua volontà di proseguire il proprio percorso politico all’interno del Pd e di aderire prossimamente al gruppo del Partito Democratico in seno al Consiglio Regionale della Campania.

Da parte di tutti è stata dichiarata in maniera ferma la volontà di proseguire lungo il percorso di unità del partito, chiudendo in maniera definitiva con un passato caratterizzato da un livello di litigiosità troppo alto tale da aver compromesso l’azione stessa del partito sul territorio.

La scadenza delle prossime Provinciali rappresenta il primo banco di prova di questo nuovo percorso. La volontà è quella di portare avanti con trasparenza il percorso fin qui delineato e che ha portato alla costituzione di un campo ampio di centrosinistra e che vede la presenza della Sinistra, del Movimento Cinque Stelle, dell’area moderata e di movimenti e associazioni che si sono riconosciuti in questo progetto. Da parte di tutti i presenti è stato confermato il pieno sostegno a Rino Buonopane candidato alla presidenza della Provincia di Avellino.

Dopo le Provinciali, il percorso di unità del partito dovrà necessariamente passare per il congresso provinciale. La volontà emersa è di predisporre, già nel mese di gennaio, tutti gli atti propedeutici alla celebrazione dell’assise che dovrà svolgersi in maniera unitaria per sancire definitivamente la chiusura con alcune pratiche del passato che spesso hanno minato la credibilità del partito stesso.

Nel corso della riunione è stata ribadita l’assenza di alcun collegamento tra la vicenda delle elezioni provinciali e quella dell’amministrazione comunale di Avellino, assenza di collegamento legata innanzitutto alla profonda diversità tra i due enti. Il Comune di Avellino è un ente elettivo. Sono stati gli elettori a determinare l’attuale assetto di governo ed i rapporti di forza interni al consiglio comunale. La volontà degli elettori resta, perciò, sovrana.