Pd, Zoina: "Avanti col congresso, la Procura si occuperà di eventuali illeciti"

Il caso "tesserificio". In molti chiedono di chiudere le procedure e andare ugualmente a congresso

pd zoina avanti col congresso la procura si occupera di eventuali illeciti

"La verifica vera e propria su dati anagrafici e iscrizioni può farla solo la segreteria nazionale - spiega il segretario del circolo di Montemiletto - Ora il Nazareno si assuma la responsabilità di quanto è accaduto"

Avellino.  

Sono ore lunghissime e tese nei corridoi di via Tagliamento. Il “caso tesseramento” di Avellino rischia di diventare un boomerang per la segreteria nazionale di Enrico Letta che in estate aveva cambiato le regole imponendo, insieme al nuovo commissario Michele Bordo, la riapertura del tesseramento a ridosso di un appuntamento cruciale come la celebrazione del congresso provinciale dopo sei anni di commissariamento e un decennio di guerre tra fazioni interne che hanno cannibalizzato il partito. Ma sull’ipotesi di rinviare il congresso si registra l'ennesima spaccatura. Da un lato c'è chi, come l'ex presidente del consiglio regionale, Rosetta D'Amelio chiede subito la verifica dei numeri e l'individuazione dei responsabili di questo risultato.  Anche Franco Vittoria ha scritto a Letta chiedendo di fermare tutto. Dall'altro c'è chi invece vuole andare avanti, celebrare il congresso e lasciare che sia la magistratura ad occuparsi della vicenda laddove si ravvedano illeciti nelle procedure. Di fatto oggi ci sono 10400 iscritti al Partito Democratico e non si sa come sia stato possibile raggiungere questa cifra in pochi giorni utilizzando il sistema di iscrizione on line con l'utilizzo di carte prepagate ricaricabili.

La verifica vera e propria su dati anagrafici e numeri tuttavia non è la federazione di Avellino a doverla fare, ma quella nazionale, come spiega il segretario del circolo Pd di Montemiletto, Ermando Zoina: “La commissione per il congresso non si occupa del tesseramento, solo Bordo e il suo segretario Riserbato possono farlo direttamente. Alla commissione di garanzia spettano solo gli adempimenti che riguardano candidature e liste. Ci saremmo dovuti vedere il 10 (oggi per chi legge) per concludere e formalizzare l'accettazione delle candidature, ma anche questa riunione è stata disdetta. Per me il congresso si deve fare, ora più che mai – aggiunge Zoina -  Il nazionale deve assumersi la responsabilità di quanto è accaduto. Con l'altro commissario inviato da Zingaretti, l’onorevole Aldo Cennamo, le procedure si erano già compiute in un percorso sano, epurato da tentativi di “acquisizione” del partito, ma non siamo stati ascoltati. Si è deciso con un colpo di spugna di cancellare tutto ciò che era stato fatto mortificando militanti e territori. Ora io credo che una questione così seria, che investe l’aspetto etico e morale di un partito, non può essere affrontata senza organismi eletti. La priorità è chiudere il congresso e restituire dei riferimenti certi al partito. Poi saranno gli organi deputati della magistratura a farsi carico di eventuali illeciti. Tutta questa indignazione è legittima, ma inutile. Chiediamo che il commissario Bordo affronti questo passaggio con determinazione e maggiore presenza. Per me il congresso si deve fare, non vedo perchè debba essere sacrificato il lavoro fatto dai territori, che sono la parte sana del partito. I comportamenti deprecabili saranno giudicati nelle sedi opportune”.