“Credo che il confronto e la discussione debbano avvenire nelle sedi deputate, non mi interessano certe prove muscolari, le abbiamo già viste con le elezioni regionali e i risultati sono più che chiari, ora aspettiamo il congresso”. Così il consigliere regionale Livio Petitto all’indomani del confronto promosso da Maurizio Petracca al Polo Giovani di Avellino a cui hanno partecipato decine di sindaci, amministratori e riferimenti del Partito Democratico irpino in vista del congresso provinciale che si svolgerà il 10 dicembre. Due i concetti ribaditi da Petracca a margine del suo intervento: primo, il Pd deve recuperare il proprio ruolo e guidare i processi che condurranno alle prossime scadenze elettorali a cominciare dalla Provincia. Secondo, mettere fine alle ambiguità e alle guerre intestine per restituire dignità e legittimazione al gruppo dirigente. Petracca ha ribadito: “Chi ha votato contro il Pd deve restare fuori” - riferendosi al sindaco Gianluca Festa e allo stesso Petitto – e nessuna deroga a regole e principi dello statuto”.
Petitto non ci sta a farsi dettare la linea dal collega di Santa Lucia e “sulle regole – dice – sarebbe ora che le andassero a leggere bene. Il congresso servirà anche a superare finalmente le logiche di esclusione e sopraffazione del passato. Accusano me e Festa di essere andati contro il partito? Ma forse qualcuno ha dimenticato che all’epoca delle amministrative ad Avellino c’era un Pd non legittimato a stare dov’era, e non lo dico io ma una sentenza del Tribunale. E poi io non mi sono mai candidato contro nessuno. La lista in cui sono stato eletto era una civica collegata al governatore De Luca”.
Petitto si definisce ancora un militante del Pd. “E lo sanno bene anche a Roma. Dal Nazareno non mi è mai mancato il sostegno da quando sono stato eletto. Ho parlato con il segretario Letta e con Provenzano, ma aspetto ancora un chiarimento a livello regionale che non c’è stato”. Per ora non ci sarà il passaggio nel gruppo dem della Regione. “Resto nel gruppo misto – conferma Petitto - ma stiamo lavorando per creare le condizioni di un rafforzamento del Pd alla Regione. In ogni caso è una decisione che dovrà prendere il livello nazionale”.
Tuttavia restano delle grandi contraddizioni che nemmeno i vertici nazionali del Pd sono riusciti ancora a risolvere, tanto ad Avellino quanto a Benevento. Petracca non ha mancato di sottolineare la sconfitta di Umberto Del Basso De Caro nella sua città. “A Benevento non ha perso De Caro – ribatte Petitto – ma ha perso il Pd, purtroppo. E questo lo dovrebbe sapere Petracca anche se si è iscritto da poco al partito. Dovrebbe rispettare di più il simbolo che gli ha dato l’agibilità di potersi candidare. Comprendo però che non è avvezzo a ragionare di appartenenza a un partito avendone cambiati diversi. Ognuno ha il suo percorso. Il mio è sempre stato lineare. Ricordo infine che Mastella ha vinto con il sostegno di due liste di De Luca. Se si parla di regole, assicuriamoci prima che tutti le rispettino” conclude Pettitto.