I segnali erano nell’aria. Appena tre giorni fa era saltata la seduta di consiglio comunale per il mancato raggiungimento del numero legale persino alla seconda convocazione. Liberato Santaniello, insomma, non aveva più una maggioranza. Le impressioni sono oramai una lucida realtà.
Il sindaco di Quindici è ufficiosamente sfiduciato. Intorno alla mezzanotte di venerdì nove consiglieri comunali, cinque di minoranza e quattro di maggioranza, hanno firmato dinanzi al notaio Giordano di Avellino le proprie dimissioni irrevocabili. Lo è “ufficiosamente” soltanto perché le dimissioni saranno consegnate e protocollate domattina in Municipio.
I consiglieri dimissionari di maggioranza che hanno deciso di chiudere anticipatamente l'esperienza amministrativa di Santaniello sono Carmine Graziano, il presidente del consiglio comunale Sebastiano Russo, Francesco Santaniello e l'ex vicesindaco Antonio Santaniello. I cinque dell'opposizione che hanno avallato questa decisione, firmando di fatto le loro dimissioni dal consiglio, sono il capogruppo Paolino Bonavita, Lucrezia Vivenzio, Angelo Scala, Andrea Santaniello e Antonio Santaniello. Da oggi dunque il Comune di Quindici non ha più un consiglio comunale.
La sfiducia arriva a soli due mesi dalla scadenza naturale del mandato di Santaniello, che dopo dieci anni di amministrazione aveva già fatto sapere di essere intenzionato a ricandidarsi per la terza volta. Lo consente il decreto Delrio, che ha previsto tale disposizione per i comuni al di sotto dei tremila abitanti. Dunque, a Quindici, si apre una nuova pagina politica che inevitabilmente segnerà i prossimi mesi.
Quelli di avvicinamento alla tornata elettorale, che a questo punto è lecito attendersi all’insegna dell’aspro confronto tra i differenti gruppi politici. L’ormai ex sindaco Santaniello ha preso atto delle dimissioni e resta in silenzio. Parleranno invece domani gli esponenti del gruppo di minoranza “Democrazia e Progresso” che hanno convocato una conferenza stampa. Difficilmente vi parteciperanno anche i dissidenti della maggioranza.
Quanto alle motivazioni alla base della sfiducia, un commento significativo, seppur laconico, lo ha rilasciato il capogruppo dell’opposizione Paolino Bonavita. «Abbiamo firmato tutti perché al Comune era venuta mena l’agibilità democratica», ha dichiarato il portavoce di “Democrazia e Progresso”. «Dopo cinque anni di lotta ed impegno - ha aggiunto - siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo. Sia beninteso, nulla di personale contro Liberato Santaniello, il nostro vuole rappresentare un atto prettamente di natura politica».
Queste le uniche parole di Bonavita ma a Quindici c’è attesa per la conferenza stampa dalla quale potrebbero emergere già indicazioni per la composizione delle compagini che tenteranno di frapporsi tra Santaniello e il terzo mandato. In particolare, c’è curiosità sul progetto di lista che vedrebbe insieme l’attuale minoranza con i quattro consiglieri di maggioranza che hanno sfiduciato la fascia tricolore quindicese.
Rocco Fatibene