Sibilia (M5s): "Interpellanza sulla ricostruzione postbellica"

I "grillini" vogliono far luce sui lodi arbitrali di Longarini che operò anche ad Ariano Irpino

Ariano Irpino.  

Il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia fa sapere che il gruppo parlamentare ha presentato interpellanza urgente al Ministro per le infrastrutture e i trasporti, a prima firma Agostinelli, in merito alla vicenda dei lodi arbitrali in favore del noto imprenditore Edoardo Longarini già coinvolto in diverse inchieste giudiziarie, riguardanti i piani di ricostruzione postbellica di Macerata, Ancona ed Ariano Irpino. “Si tratta - afferma il parlamentare avellinese - di una drammatica vicenda venuta alla ribalta dopo un contenzioso vinto dal signor Longarini che potrebbe mettere a rischio i destini dei nostri trasporti, dei cantieri aperti e delle linee ferroviarie al collasso. Tutto ciò perché qualcuno, a nome dello Stato Italiano, ha deciso di consegnare la cassa con le chiavi ad un imprenditore già condannato ai tempi di tangentopoli e da sempre vicino a potenti uomini politici”. “I misteri - continua il deputato 5 Stelle - sono diversi, a partire dall’incredibile atteggiamento dell’allora ministro Di Pietro che volle questo arbitrato, pur sapendo che statisticamente lo Stato soccombe nel 95% dei casi. Nella nostra interpellanza chiediamo, tra l’altro, la ragione per la quale il collegio arbitrale abbia discusso su una pretesa risarcitoria di Longarini moltiplicata di 16 volte, pari a 4,8 miliardi di euro, senza nulla eccepire. Inoltre chiediamo perché, in apparente contrasto con il decreto legislativo 163 del 2006, i collegi arbitrali abbiano emesso ordinanze per la liquidazione dei propri compensi di gran lunga superiori al tetto di 100mila euro fissato per legge e fino a 14 milioni di euro nel caso del lodo di Ancona”. “La vergogna - incalza Sibilia - viene da lontano. In effetti la legge n. 317 promulgata dall’allora Presidente Oscar Luigi Scalfaro prevedeva, dopo 50 anni, il completamento dei piani di ricostruzione postbellica e tra i comuni interessati figura anche Ariano Irpino. In sintesi, stiamo parlando di una storia fatta di lungaggini burocratiche, speculazioni e truffe da parte di costruttori spregiudicati, di revisioni dei prezzi, allungamento dei tempi con al centro la società di costruzioni del signor Longarini, monopolista dell’epoca di queste concessioni e già noto alla magistratura per truffa aggravata e falso ideologico”. “La risposta in aula del sottosegretario Del Basso Caro - conclude il portavoce irpino del Movimento 5 Stelle - è stata insoddisfacente e banale. Noi continueremo a vigilare su questa vicenda sperando che la magistratura faccia luce e renda giustizia ai cittadini italiani per i quali non si trovano mai risorse, ad esempio per gli indennizzi pensionistici. Risorse che tuttavia, guarda caso, appaiono come d’incanto per pagare imprenditori truffaldini”.

Redazione