Acqua e trivellazioni, il governatore De Luca detta la linea

No all'Eiato e tutela dei bacini imbriferi

Avellino.  

"L'acqua resti un bene comune". Così il governatore Vincenzo de Luca. "Siamo pertanto per un governo pubblico delle acque, che garantisca un ciclo industriale virtuoso per Ambiti territoriali ottimali, dimensionati per ridurre i costi ed avere una gestione vicina alle esigenze dei territori e dei cittadini”. “E’ necessario superare -chiarisce De Luca - ogni ipotesi di gestore unico dell’intero ciclo su base regionale e definire un severo piano industriale per la riorganizzazione del comparto. Saranno queste le linee guida della legge regionale sul ciclo integrato delle acque in Campania”. Una impostazione che pare superare il dettato della legge Caldoro-Romano sul riordino del ciclo integrato delle acque che prevedeva la nascita dell'Eiato ovverosia l'Ente idrico dell'Ambto territoriale ottimale. “Una nuova legge è ormai indifferibile, anche per scongiurare interventi sostitutivi del Governo nazionale e per dotare la Campania di una normativa moderna, superando finalmente, dopo ben 18 anni la legge 14 del 1997. Bisogna inoltre tutelare le falde acquifere campane contro l’ipotesi di trivellazioni petrolifere nei pressi dei bacini imbriferi più importanti”.

Redazione