Alaia: "In Regione come in Provincia: no netto al petrolio"

Il consigliere eletto a Palazzo Santa Lucia: "Il mio impegno contro le trivelle"

Avellino.  

Mandata in archivio la seduta di insediamento del consiglio regionale, è ufficialmente partita la legislatura targata Vincenzo De Luca. Non sono mancati gli intoppi giudiziari – dettati dalla sospesione per via della legge Severino – ma la macchina si è messa comunque in moto. Possibile che altre ne possano sorgere nell'immediato futuro, ma in ogni caso la rotta è tracciata. Gli eletti irpini hanno un'idea molto chiara sulle priorità da attuare ora che sono in sella. Dopo Carlo Iannace, medico prestato alla politica, adesso è il turno di Salvatore Alaia. Interpellato da Ottopagine sulla vicenda ambientale più stringente per le aree interne, ossia le trivellazioni. Un incubo che aleggia da mesi sulle province di Avellino e Benevento e che ben presto potrebbe diventare realtà. E allora è necessario un rinnovato impegno da parte delle istituzioni sovracomunali che possono concretamente mettere in campo iniziative di contrasto aall'assalto al territorio.

Alaia, da questo punto di vista, non ha dubbi in materia: “Già in consiglio provinciale ho detto chiaramente la mia, facendomi promotore di un secco “no” all'ipotesi trivellazioni nei nostri territori. La mia posizione – sottolinea – è stata netta fin dall'inizio. E rivendico l'impegno, allora come oggi, a tutelare il nostro ecosistema dalle aggressioni esterne”. Alaia, insomma, non ha dubbi e lo dice senza infingimenti: “Di sicuro non è il petrolio la strada per lo sviluppo delle aree interne, di questo ne sono stracovinto”. Una certezza che forse è mancata nel precedente governo regionale, soprattutto se si considera la polemica sollevate da comitati e istituzioni sull'argomento.

“Abbiamo avuto la sensazione – riprende il neo-eletto inquilino del parlamentino partenopeo – che durante il governo di Stefano Caldoro la questione non sia stata affrontata con la giusta attenzione che invece meriterebbe. Un po' come se durante la legislatura appena terminata sia passato il messaggio di un Ente che se ne lavasse le mani. E' mancata una netta presa di posizione a difesa dei territori. E questo non è certamente un fatto positivo”, argomenta. Alaia. Oltretutto, anche la giustificazione che a determinare le decisioni concrete in tal senso sia stato lo Sblocca Italia non regge: “E' vero, c'è stato un provvedimento in tal senso da parte del Governo. Ma allo stesso tempo, così come abbiamo fatto noi in consiglio provinciale, anche la Regione poteva prendere posizione e dire “no” ai petrolieri”. Come a dire: ok il rispetto della piramide legislativa, ma un chiaro segnale poteva comunque arrivare da Napoli. Cosa che invece non è accaduta.

Fin qui il passato recente. Ora, però, è tempo di concrentrarsi sul futuro attraverso una posizione che non sia contraddistinta da ambiguità: “E' appena iniziata una nuova legislatura – riprende Alaia – e con essa anche un'altra storia. Sono sicuro che, grazie anche al nostro sostegno, De Luca farà bene sul fronte ambientale. E potremo così scrivere una nuova ed importante pagina per la Campania. Improntata, come ha ribadito anche nel discorso di insediamento, alla legalità, alla trasparenza e alla correttezza. Devono essere questi gli imperativi che contraddistingueranno il nostro impegno per il bene comune. C'è bisogno – continua l'esponente politico irpino – di restituire pienamente ai cittadini dignità nella rappresentanza e fiducia nelle istituzioni che in questi anni è venuta meno. Anche perché non sempre si è votato nell'interesse degli elettori: il nostro intento è accorciare la distanza che si è creata. Anche su temi importanti come quello del petrolio”. Come a dire: testa bassa e pedalare. “De Luca ha assicurato massima attenzione all'ambiente. E dunque diremo nettamente “no” alle trivelle. Io resterò coerente con la mia posizione di contrarietà all'idea di bucherellare il territorio”.

Giovanbattista Lanzilli