Recovery Plan, il decalogo di Sinistra Italiana

Dieci punti da suggerire al Governo per ripartire

recovery plan il decalogo di sinistra italiana
Avellino.  

Il Presidente della Regione in merito al Recovery chiede una sorta di scudo giudiziario sui ricorsi al tar e per l’abuso d’ufficio. Servono a nostro avviso invece idee per la nostra Regione.

Ecco le nostre. Dieci punti per ripartire:

1. La stabilizzazione di tutti i precari nella P.A., nella Sanità, nell’Assistenza Sociale con la fine dei contratti capestro che oggi vengono praticati dalle cooperative che gestiscono i servizi;

2. L’assunzione di 150.000 giovani nella P.A., negli EE.LL., nelle Società di gestione dei servizi pubblici, nelle Società regionali, nella Sanità e nell’Assistenza sociale (Piani di Zona);

3. La creazione di una Finanziaria regionale per l’intervento nelle crisi aziendali allo scopo di salvaguardare i posti di lavoro e per un sostegno concreto alle aziende che vogliono intraprendere percorsi di crescita, di qualificazione e di sviluppo;

4. L’implementazione anche ad iniziativa regionale degli strumenti del reddito di cittadinanza e del reddito di emergenza e attivazione di uno strumento agile di ristoro e di sostegno al reddito per i soggetti più colpiti dalla crisi e dalla pandemia, per gli irregolari, per i lavoratori autonomi, per i lavoratori della ristorazione, del turismo, degli eventi, del wedding, dell’agricoltura e della pesca;

5. La bonifica dei siti inquinati nella “Terra dei Fuochi”, nell’area dell’ex Isochimica e in tutto il territorio regionale nonché lo smaltimento di tutte le ecoballe stoccate in Campania;

6. La messa in sicurezza del territorio e delle coste contro il rischio di frane, alluvioni fluviali, di dissesto idrogeologico e di mareggiate;

7. La messa in sicurezza dal punto di vista strutturale e antisismico degli edifici pubblici e delle scuole in tutto il territorio della regione;

8. La proprietà pubblica delle società di gestione del circuito idrico integrato (Acqua pubblica) e quindi la ripubblicizzazione delle quote delle stesse società che attualmente sono in mano ai privati con l’obiettivo della costituzione di una società pubblica regionale per la gestione dell’intero ciclo idrico;

9. Il risanamento dei bilanci dei comuni e degli EE.LL. in difficoltà attraverso la ristrutturazione del debito e la rinegoziazione dei mutui e anche attraverso l’intervento di garanzia e copertura della Regione;

10. La centralità della sanità pubblica e lo spostamento degli indirizzi della programmazione in direzione della territorializzazione, della prevenzione, della cura dell’ambiente, della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Per conseguire questi obiettivi dovranno essere impiegate in modo virtuoso e sinergico risorse proprie del bilancio regionale, derivabili dai fondi e dai programmi europei, da quelle provenienti dal “Recovery plan” unitamente e attingibili dalle dotazioni di Cassa Depositi e Prestiti.

Tutto questo sarà possibile se si assume come punto qualificante la lotta alla corruzione, alle camorre, vecchie e nuove, troncando ogni fora di commistione, facendola diventare, finalmente, il fulcro di una ritrovata azione politica e amministrativa nel segno del buon governo e della democrazia dei territori .