"Un immediato e integrale azzeramento dell’attuale vertice dell’ANM" a chiederlo Walter Mauriello, avvocato irpino, già candidato alla presidenza dell'Aiga, oggi riferimemto di un nuovo movimento politico, Meritocrazia Italia, che pone appunto il merito a fondamento della propria azione raccogliendo e canalizzando la competenza e l'impegno al servizio della cosa pubblica. Meritocrazia Italia auspica un intervento del Presidente della Repubblica, che, nel rispetto del proprio ruolo, si faccia garante del rispetto dei principi fondamentali e dell’equilibrio dell’Istituzione.
"Il buon funzionamento della Giustizia è essenziale per garantire effettività ai diritti fondamentali dei cittadini - continua Mauriello - e non si contano i magistrati che svolgono la propria funzione con abnegazione e spirito di servizio, consapevoli della delicatezza del ruolo. Eppure la cronaca racconta, sempre più di frequente, di conclamate storture contrarie alla natura dell’organo e che minano l’imparzialità di giudizio e la purezza della missione. Di più - aggiunge l'avvocato irpino - la spettacolarità alla quale il sistema giudiziario è esposto da quello mediatico accresce la sfiducia e la disillusione dei cittadini, impotenti dinanzi a logiche di amministrazione della giustizia contaminate, tra l’altro, dalla forte politicizzazione delle correnti interne alla magistratura e dallo sviamento dell’attività rispetto al fine istituzionale. Sempre più spesso la cura dell’interesse dei cittadini sembra cedere il posto al desiderio di dar soddisfazione a interessi d’affermazione individuale. La clamorosa evidenza del problema accresce il disagio e impone interventi immediati e decisi per riconsegnare all’amministrazione della Giustizia quella dignità che le spetta secondo Costituzione. Diversamente, è verosimile paventare manifestazioni di piazza e le non auspicabili reazioni scomposte alle quali le difficoltà croniche spesso portano"
Ciò considerato, Meritocrazia Italia reputa essenziale procedere all'azzeramento dell’attuale vertice dell’Associazione nazionale Magistrati. A cui si deve aggiungere "una necessaria regolazione dell’associazionismo interno alla Magistratura, con divieto assoluto di costituzione di correnti politicizzate. Inoltre - secondo Mauriello - biosogna predisporre una riforma di settore che investa l’assetto costituzionale dell’ordine giudiziario e la struttura del CSM, promuovendo un sistema elettorale che preveda l’individuazione dei soggetti da eleggere, in un ventaglio di figure preliminarmente estratte a sorte, al fine di garantire il più possibile i principi di imparzialità ed indipendenza delle scelte".
Secondo Mauriello inoltre si deve procedere a "una ridefinizione dei meccanismi di progressione della carriera in Magistratura, consentendo di dare maggior valore al Merito e all’applicazione di parametri oggettivi come il numero di sentenze prodotte e non riformate nei gradi successivi rispetto alla media distrettuale".
Sul fondo la grande questione ancora irrisolta della separazione delle carriere dei magistrati (giudicante e inquirente), con garanzie di autonomia e indipendenza per entrambe.
Sul binomio magistrati e politica il presidente di Meritocrazia Italia è convinto della necessità di vietare "l’assunzione di incarichi politici da parte dei magistrati fuori ruolo, con revoca immediata di quelli al momento in essere (il distacco di Magistrati presso i Ministeri, ed in primo luogo presso il Ministero di Giustizia, rappresenta grave violazione del principio della separazione dei poteri, cardine di ogni democrazia)".
Infine stop a magistrati che si trasformano in star televisive. "Per farlo bisogna conferire effettività all’art. 6 del Codice Etico della Magistratura, imponendo a magistrati e operatori della giustizia di astenersi dal partecipare e rendere dichiarazioni in trasmissioni televisive, al fine di non compromettere il corretto svolgimento della funzione giudiziaria, con inutile spettacolarizzazione e svilimento della loro attività".