Petitto in Regione, ora "Davvero" punta a Napoli e Roma

Il sindaco rivela le ambizioni del suo progetto politico dopo l'affermazione di Petitto a S. Lucia

petitto in regione ora davvero punta a napoli e roma

"Dimissioni di Annunziata e Cennamo subito: il Pd venga a prenderci adesso" dice il sindaco: "Lavoriamo per conquistare prima la Provincia poi presenteremo una lista al comune di Napoli, Roma e Milano"

Avellino.  

Comune di Avellino? fatto. Consiglio regionale della Campania? fatto. Il prossimo passo sarà la Provincia, ma ci sarà una lista anche al comune di Napoli, poi Roma e Milano. Le ambizioni del progetto “Davvero” sono altissime, Gianluca Festa non lo nasconde. E non nasconde nemmeno la soddisfazione per un risultato, quello di Livio Petitto neo eletto consigliere regionale, che già va oltre la mera rivincita personale nei confronti del Partito Democratico. Per Festa l'elezione di Petitto è “un'attestazione di stima nei miei confronti e della mia amministrazione” chiarisce subito, dichiarandosi orgoglioso delle 4mila preferenze espresse dalla città di Avellino, e ascrivendo innanzitutto a sé stesso il risultato in regione, ma poi aggiunge: “E' il riscatto dell'irpinia che non molla e non accetta soprusi e veti. È la vittoria di una comunità intera e dell'intera squadra che ha lavorato con Livio, abbiamo dimostrato che finalmente sceglie la gente, l'Irpinia si è ribellata alle vecchie logiche delle scelte fatte a tavolino. Possiamo dire con orgoglio che non saremo più il feudo di nessuno, nei prossimi 5 anni la Regione dovrà confrontarsi con noi, stavolta davvero”.

Tra i fuochi d'artificio esplosi a pochi metri dalla folla che aspetta il neo consigliere regionale, il sindaco manda un messaggio chiaro e netto al PD che ha escluso Livio Petitto e  l'area De Carodalla lista ufficiale del partito:

“Noi siamo nati per far cambiare il corso alla storia, questa elezione è stata un'impresa contro tutto e tutti, parlo del “palazzo” che vuole mantenere il potere. Oggi decide il popolo, e noi siamo stati bravi a ottenere la fiducia della gente. Adesso? Le dimissioni del segretario regionale del Pd, Leo Annunziata, e del commissario Aldo Cennamo, sono un atto dovuto. I notabili del Pd hanno imposto l'aut l'aut e Annunziata ha raccolto questa imposizione. Cennamo è una brava persona ma si è rivelato assolutamente inadeguato al ruolo. Il popolo del Pd non merita queste espressioni al vertice” .

Ma adesso quale sarà l'orizzonte politico di Davvero? Fino a qualche mese fa probabilmente gli stessi Festa e Petitto erano consapevoli del fatto che l'unica prospettiva politica possibile era garantita dal Partito Democratico, che era e resta il perno del centrosinistra. Ora però qualcosa è cambiato.

“Siamo una realtà consolidata che ha già espresso sindaco e consigliere regionale. La prossima tappa sarà la presidenza della provincia e non ci fermeremo qui – assicura Gianluca Festa - presenteremo una nostra lista al Comune di Napoli, Roma e Milano alle amministrative del 2021. Al di la delle appartenenze partitiche, noi rapprentiamo una filosofia di vita: siamo quelli che si ribellano al modo di fare dei dinosauri. Ora il Pd deve provare a prenderci” ha detto Festa.

Si comincia dal più vicino Palazzo Caracciolo. “Con Biancardi c'è un grande rapporto di amicizia e stima, quando arriverà il momento della sua sostituzione, proveremo a conquistare anche la Provincia”.

Dunque la fuga è già cominciata,e quella che fino a un anno fa era solo un'idea che il sindaco accarezzava insieme a Petitto e D'Agostino, sta diventando un progetto di più ampio respiro. Forse. Perchè a sentire il neo consigliere regionale il percorso potrebbe rivelarsi molto più complesso.

Livio Petitto, allo stato, è l’unico consigliere regionale della lista Davvero Partito Animalista e dunque capogruppo di se stesso. Gli abbiamo chiesto se pensa di aderire formalmente al gruppo dem di Palazzo Santa Lucia e lui non si è sbilanciato.

“Vediamo. Farò una valutazione attenta insieme ai tanti amministratori e sostenitori – ha dichiarato Petitto - Lo devo a questi amici che hanno creduto a qualcosa di nuovo. Tanti li abbiamo persi per strada, e tanti li abbiamo guadagnati lungo il percorso. Lo devo a loro, a chi si è battuto in questa battaglia durissima. Insieme a loro decideremo se fare il passaggio”. 

A festeggiare con lui in sala non solo Festa e D'Agostino ma anche Michele Ragosta, tra i fondatori del movimento Davvero e Stefano Buono capolista nel collegio di Napoli, poi Agnese Vietri, Maria Donatiello e Gabriele Buonanno.  Petitto è stato letteralmente travolto dalla folla  di sostenitori che hanno voluto festeggiare "l'impresa", un risultato personale che va oltre ogni pronostico e che sicuramente ha beneficiato di una legge elettorale a dir poco contorta.

“Una soddisfazione che parte da lontano – aggiunge Petitto – Sapevamo che il nostro impegno era stato costante ed eravamo radicati sul territorio, ma va dato atto anche agli amministratori della provincia e ai tanti professionisti che sono scesi in campo con me dalla sera alla mattina. E questo mi riempie di orgoglio ma anche di tanta responsabilità. La città di Avellino e l'intera Irpinia oggi hanno una voce in Regione – conclude Petitto - . É il momento di attivare quella filiera istituzionale di cui abbiamo sempre parlato, che ci porta dal sindaco della città capolugo a Napoli e oltre”.