Liste Pd, niente accordo: conflitto insanabile

Roma indica Petitto ed esclude Ciarcia ma D’Amelio e Petracca minacciano il ritiro

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Si tratta ad oltranza, entro sabato si deve chiudere

Avellino.  

A due giorni dal termine ultimo di presentazione delle liste, il centrosinistra, e in particolare il Pd, è chiamato a gestire una grana di dimensioni notevoli e la sensazione è che, anche quando sarà finita, non sarà mai finita.

Stiamo parlando del duello tra i candidati Livio Petitto e Michelangelo Ciarcia. Il primo espressione della cosiddetta area “decariana” del partito, il secondo invece emanazione dell'area Dem. Ancora una volta è lo scontro tra correnti a paralizzare il partito democratico irpino e con esso anche le liste di appoggio del governatore de luca rimaste aperte per diventare l'eventuale rifugio degli esclusi. Col risultato che tutte le candidature, in questo momento, sono in bilico.

Nemmeno le indicazioni giunte da Roma nella giornata di ieri su pressind del vice segretario Andrea Orlando sono servite a sbloccare la situazione. Da quanto si è appreso l'indicazione giunta dal Nazareno invitava il commissario Aldo Cennamo a verificare la possibilità di una candidatura dell'ex presidente del consiglio comunale Petitto.

Il commissario nel tardo pomeriggio di ieri, ha incontrato a via Tagliamento i due candidati “certi” ovvero la presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio e il consigliere regionale Maurizio Petracca insieme all’ex senatore Enzo De Luca. Tentativo fallito quasi subito.

D’Amelio e Petracca hanno alzato un muro: “O lui o noi” minacciando l’intenzione di ritirarsi dalla lista, mentre l'ex senatore ha rigettato la proposta e il metodo, rinunciando a indicare un nome femminile. A questo punto si ricomincia daccapo. Il puzzle è complicato da completare, anche tenendo aperte le liste liste civiche di appoggio "De Luca Presidente" e "Campania Libera" non si troverà una soluzione perché nessuno è disposto a cedere. Anche il consigliere regionale uscente Carlo Iannace-i che guida la civica “De Luca Presidente” - ha minacciato di ritirare la propria candidatura.

Levata di scudi generale anche nelle altre liste, dove in queste ore si cerca di spostare pedine per recuperare in extremis uno spazio.

Sfugge ai più la logica che sottintende questo gioco al massacro che come sempre anticipa la presentazione delle liste. Livio Petitto ha sfidato ancora una volta il Pd, come già ha fatto Gianluca Festa prima delle amministrative nella città capoluogo e sappiamo tutti come è finita. Festa ha vinto, il pd si è spaccato ed è finito metà in maggioranza e metà all'opposizione. Difficile immaginare adesso una soluzione che metta d'accordo tutti, da questa guerra qualcuno uscirà con le ossa rotte e qualcosa ci dice che non sarà Livio Petitto.