Più esposti tra Questura, Procura e Ministero dell’Interno per accertare quanto accaduto e ogni reato commesso per il caso dei cori e assembramenti in via De Conciliis ieri notte ad Avellino, nonostante l’emergenza Coronavirus.
Si riuniranno i referenti comunali dell’opposizione per parlare del caso.
I consiglieri, capeggiati dal consigliere del Pd Luca Cipriano, presenteranno alle forze dell’ordine un esposto per ricostruire i fatti. Un secondo esposto sarà consegnato in Procura per accertare ogni eventuale reato commesso e poi un terzo esposto sarà inviato al Ministero per chiedere lo scioglimento del consiglio comunale guidato dal sindaco Gianluca Festa.
Il sindaco, come mostrato da decine di video circolati sul web, viene immortalato tra centinaia di giovani assembrati, che cantano cori contro la squadra di Calcio della Salernitana, o di sfottò. “Scene inaccettabili - commenta Cipriano -. Stiamo valutando azioni legali".
"Il sindaco", continua Cipriano, "per legge, dovrebbe essere il responsabile dell’ordine pubblico. Secondo precisi articoli di legge lo scioglimento del consiglio può essere disposto ai sensi dell’articolo 141 del D. lsg. 2672000: e cioè quando abbia compiuto atti contrati alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico. Ecco proprio questo ultimo caso rappresenta quanto accaduto ieri sera: maxi assembramenti capeggiati dal primo cittadino, nonostante l’emergenza coronavirus”.
Anche a Palazzo Santa Lucia il caso Avellino è al vaglio del Governo regionale. Gli articoli 2 e 3 dell'ordinanza firmata da DeLuca assegnano ad ogni sindaco la responsabilità del controllo del rispetto delle norme anti contagio. Ma quanto accaduto ieri sera mostrerebbe ben altro comportamento del sindaco di Avellino. Atteso nelle prossime ore un possibile intervento del prefetto Paola Spena.
Feasta, dal canto suo ha affidato la sua replica ad post su Facebook. Ecco il testo:
C’è chi i giovani li attacca e demonizza. E non mi sembra abbia ottenuto risultati. Io con i giovani sono a mio agio, da sempre. Per questo ieri sera ho deciso di fare un sopralluogo nell’isola pedonale, per assicurarmi che anche la ripresa della movida fosse nel pieno rispetto delle regole. Devo dire che ho trovato un clima tranquillo e allegro. Mi sono soffermato a salutare molti giovani che ho incontrato lungo il mio percorso, entusiasti per la ritrovata libertà.
Ho colto questa bella occasione di incontro per stimolarli alla responsabilità e per spiegare loro che è bene essere ancora attenti, la libertà arriverà ma adesso bisogna continuare a seguire le regole in sicurezza. Mi sono trattenuto qualche minuto con loro, con fare scherzoso e goliardico: sono profondamente convinto che il dialogo sia sempre la strada maestra, che per comunicare con i giovani occorrano empatia ed ascolto, mai contrapposizione e rigidità.
A qualcuno dà fastidio che io sia a contatto con la mia gente? Qualcuno mi preferirebbe dietro a una scrivania a firmare norme restrittive?
Io sono il sindaco degli avellinesi. E dove c’è la vita di Avellino ci sono io. Guardate altrove, qui ci sono io a tenere tutto sotto controllo.