Si chiude il tesseramento del Partito democratico ad Avellino e comincia ufficialmente una nuova fase che porterà a breve al congresso. Negli ultimi giorni, come ampiamente previsto, c’è stata un’impennata delle iscrizioni che fino a due settimane fa registravano un andamento molto lento e scoraggiante. Si chiude a 668 tessere. Rispetto al 2018 si conta un calo di circa 400 tessere. Numeri lontani, per non dire lontanissimi dalle cifre degli anni d’oro (2013-2014), ma quelli di quest’anno sono numeri che hanno un peso specifico diverso, non tanto per i rapporti di forza che segnano all’interno del partito, quanto per il fatto che finalmente si possono considerare numeri “reali” cioè più coerenti con quella che è la militanza sul territorio. Merito del commissario Cennamo che ha preteso un tesseramento trasparente: se vuoi la tessera ti presenti di persona in segreteria. Niente tessere on line o per procura. Un modo semplice ed efficace per evitare i problemi degli anni scorsi che hanno contribuito ad abbassare la fiducia in un partito che era e resta un riferimento politico importante per la città di Avellino e per l’irpinia. Anche se si tratta di un partito sdoppiato, lacerato, in guerra. E anche se pure questa volta chi si è iscritto lo ha fatto per affiliazione diretta o indiretta ai diversi “capibastone” o come vogliamo chiamarle: correnti aree… la sostanza è la stessa. E dunque andiamo a vedere cosa emerge dai rapporti di forza.
Nonostante la corsa degli ultimi giorni l’area che fa capo all’amministrazione comunale di Gianluca Festa risulta in minoranza. Nelle ultimissime ore anche il primo cittadino ha rinnovato in extremis l’adesione al Pd presso il circolo “Il coraggio di Cambiare” dove fino a una ettimana fa non risultava nessun iscritto. Sempre sul filo di lana sono arrivate le iscrizioni del vice sindaco Laura Nargi e del capogruppo del Pd all’opposizione Ettore Iacovacci.
La ripartizione delle iscrizioni consegna all’area Festa- Petitto una previsione di 250- 270 iscritti su 668. Vanno ad Area Dem 180-200 tessere, all’area Cipriano-Petracca circa 120, all’area D’Amelio 70 con una quota di tessere singole registrate a Via Tagliamento che dovranno essere assegnate per competenza ai diversi circoli.
A questo punto si attende di sapere se il Commissario opterà per una proroga del tesseramento. Se arriverà sarà soltanto per le popolazioni colpite dal maltempo in Valle Caudina ha chiarito Cennamo e in ogni caso se ne parlerà a gennaio. Per il resto i giochi sono chiusi. Ora si procede verso il congresso. Molti auspicano che si celebri un congresso come quello che a Napoli ha decretato la vittoria di Marco Sarracino, ma sarà difficile ritrovare il clima di accordo che ha segnato la svolta napoletana.