Corruzione e appalti, si insedia la commissione legalità

Parte la fase di ascolto, obiettivo: creare un codice etico di indirizzo per l'amministrazione

In particolare sugli appalti si vuole evitare è l'eccessivo spacchettamento degli importi per i lavori sottosoglia mentre sulle nomine si terrà alta la guardia, assicurano i consiglieri, anche per evitare quanto è accaduto in passato

Avellino.  

A distanza di più di un mese dall'istituzione della Commissione legalità al Comune di Avellino si è tenuta la prima riunione operativa del gruppo di lavoro presieduto dal presidente del consiglio Ugo Maggio e costituito dai consiglieri Picariello, Preziosi, Iandolo, Vecchione, Teresa Cucciniello e Medugno.

Subito dopo l’Epifania, la commissione di scopo inizierà ad ascoltare associazioni e realtà cittadine impegnate nel contrasto alle mafie. La fase di ascolto includerà anche sindacati e associazioni culturali e del terzo settore.

Da qui a tre mesi si procederà alla stesura di un codice etico “partecipato” che guiderà le azioni di una commissione speciale, il cui ruolo sarà osservare da vicino e garantire trasparenza e legalità delle procedure a partire dagli appalti e dalle nomine negli enti e nelle partecipate, compresi gli affidamenti di incarichi diretti o indiretti da parte dell'amministrazione comunale secondo le regole stabilite dall'Anac, l'autorità anti corruzione.

In particolare sugli appalti quello che si vuole evitare è l'eccessivo spacchettamento degli importi per i lavori sottosoglia mentre sulle nomine si terrà alta la guardia, assicurano i consiglieri, anche per evitare quanto è accaduto in passato con incarichi multipli affidati agli stessi dirigenti.

L’opposizione svolgerà il proprio ruolo di verifica e controllo sugli atti amministrativi ma anche su enti e società di cui il Comune fa parte e ovviamente si comincerà da subito con la valutazione delle nomine effettuate di recente dal sindaco Festa.

L'obiettivo è creare un insieme di regole che sia di indirizzo non solo per questa ammininistrazione ma che valga anche per i governi futuri della città. Non solo. Nei prossimi mesi si dovrà aggiornare anche il piano triennale anticorruzione che è in scadenza.