Solo un periodo di calma apparente. Torna la bagarre a piazza del popolo tra Luca Cipriano e la sua coalizione e quella del sindaco Gianluca Festa. Al centro i temi caldi della macchina dal predissesto all’alto Calore, passando per un dialogo negato, a detta di Cipriano, sul futuro della città. Serra i ranghi e va all’attacco il leader di Mai Più, che rivendica di rappresentare il vero centro sinistra e lancia strali sulla scelta spinta di rilancio con eventi del capoluogo. “Avellino non è un karaoke. Il sindaco Festa scenda dal palco ed inizi a confrontarsi con i problemi veri dei cittadini”. Deluso dopo la reazione del primo cittadino all’appello al confronto, Luca Cipriano torna ad attaccare e preannuncia in consiglio battaglia a partire dal caso commissioni. «Se l’ambizione della coalizione di Cipriano è essere il centrosinistra, si candidi al prossimo congresso. Il mio è il centrosinistra della città e del sindaco, che ha vinto e vuole dare risposte ai cittadini - tuona Festa -. Credo sia troppo arrabbiato e sarebbe meglio che gioisse di questo rilancio del capoluogo. Avellino si sta rialzando. Deve partecipare di più alla vita della città. Guardi con più speranza al futuro del capoluogo, lo faccia con un sorriso (clicca e vedi intervista sindaco Festa )».
Sullo sfondo il caso delle commissioni, arenatesi sull’appartenenza del capogruppo pentastellato, Luigi Urciuoli alla minoranza (come sostengono i festiani) o all’opposizione. Cipriano vuole un parere del segretario sull’approvazione del pre-dissesto e degli equilibri.
Per il sindaco non ci sono dubbi: «C’è una norma nazionale chiara, illustrata anche dal segretario Lissa e dal facente funzioni Marotta. Tuttavia - ribadisce - se vogliono impugnarla, lo facciano. Fa parte della democrazia poter impugnare un atto. Noi siamo sicuri del percorso fatto».
Altro spunto polemico ribadito dal fronte guidato dal capogruppo dell’opposizione, la risposta di Festa alla sua apertura al dialogo nell’interesse delle città. Il sindaco si sarebbe chiuso nei suoi numeri e avrebbe snobbato l’offerta. Ma Festa non la pensa così: «Ho solo ribadito che sono disponibile a raccogliere proposte concrete dall’opposizione. Sono disponibile a dialogare, sapendo che il mio riferimento sono i miei consiglieri».