Piazza Plebiscito gremita alla pari per Domenico Gambacorta ed Enrico Franza nella serata conclusiva di una campagna elettorale rovente, spigolosa, velenosa ma nello stesso tempo avvincente, affascinante e ricca di sorprese. Il primo a parlare poco prima delle 21.00 è stato il sindaco uscente, affiancato sul palco dalla sua squadra.
Dopo aver ringraziato candidati ed elettori, ha parlato delle cose fatte e da fare ancora e non ha risparmiato bordate al suo avversario, definendolo un novello leader socialista in salsa arianese dai trascorsi forzisti, giovincello e inesperto: "Si è perso in due settimane in una retorica vacua, condita da un eloquio quanto barocco, quanto privo di contenuti. Noi abbiamo preferito guardare avanti e parlare della nostra Ariano. In tutto questo, è cresciuta la convinzione che noi, dopo domani, festeggeremo la nostra, la mia e la vostra vittoria. La vittoria di Ariano, del buon governo, del buon senso, della responsabilità, del futuro migliore della nostra comunità. Noi abbiamo già eletto, qualcuno inadeguato al ruolo che svolge, chi vota per noi, pone al centro Ariano. Io credo di aver dato tutto me stesso, di aver speso ogni attimo del mio tempo e ogni pensiero del mio cuore. E mentre vi guardo so di aver fatto fino in fondo il mio dovere."
Parla a braccio Enrico Franza e in tredici minuti risponde così al suo avversario: "Domenico Gambacorta è il vero e unico figlio di “papà”, supportato da chi gli ha concesso un lavoro e costruito un avvenire politico. Fedele ad unico padrone, con il quale terminerà la sua carriera politica. Coccolato, viziato che dalla tenera età, 1984-1985, ha confuso la politica con un affare personale. Si è ritrovato sindaco uscente di una città morente, ed è tutto merito suo. Capriccioso, un po’ autoritario, risponde alle tante critiche parlando di inaugurazioni di scatole vuote. E’ una storia che appartiene al passato, ad un bambino viziato, che in una buona scuola, sarebbe stato bocciato. Ariano va ricostruita nei sentimenti e nella sua identità. Siamo una marea di libertà, che travolgerà chi avrà il coraggio e la spregiudicatezza di frammettersi fra noi e lo spirito di Ariano. Sono inesperto, probabilmente ancora giovane, ma amo davvero questa città e sono un arianese.”
"Un giovane appassionato Enrico, ma soprattutto, una persona che metterà gli unici due organi che servono in politica, il cervello e il cuore, gli altri non servono." Sono state queste le parole di Umberto Del Basso De Caro a sostegno del giovane Enrico Franza dal palco di Piazza Plebiscito."
E da questo momento in poi è silenzio. La palla passa agli elettori chiamati a scegliere il futuro sindaco della città di Ariano Irpino.