«Già cinque anni fa il mio candidato era lui». Così Nicola Macino intervenendo alla presentazione della lista Pd benedice il candidato Luca Ciprano. Mancino ex presidente del Csm commenta così: non posso che dire a Cipriano bentornato, è un oratore fine, innamorato della propria città, un intellettuale».
L’ex Ministro dell’Interno ha presenziato all’apertura della campagna elettorale del Partito Democratico presso la sala blu del carcere borbonico di Avellino "mettendo il cappello" sulla candidatura dell’ex presidente del Teatro Gesualdo. La storia, tornando indietro, parla di un percorso preciso di Cipriano tra e fuori le fila della rappresentanza democratica cittadina.
“Luca Cipriano era già cinque anni fa il mio candidato. Ebbe delle titubanze, cambiammo candidatura - spiega e racconta Mancino - Cipriano è degno di grande considerazione da parte della pubblica opinione. Mi auguro il corpo elettorale condivida questa opinione. Se si sono qui è anche per solidarietà nei suoi confronti”.
Dal canto suo il candidato sindaco del Pd ad Avellino, ringrazia Mancino e commenta: «Chiunque vuole sostenerci è il benvenuto, ma rivendico la mia totale indipen- denza e autonomia».L'occasione della presentazione dello schieramento diventa così punto di confronto e dichiarazione aperta di sostegno in una campagna elettorale che vede lanci di strali dall'una e dall'altra parte del centro sinistra. Una compagine che pù volte si è cercato di compattare nei mesi scorsi in vista del voto, inutilmente.
Durissimo l’affondo di Nicola Mancino contro l’altro aspirante sindaco di casa Pd, Gianluca Festa: «È un eterno candidato. Avellino ha bisogno di una amministrazione oculata, che pensi e programmi uno sviluppo della città, nel senso autentico. Poi un passaggio sull’inter- vento del Ministro dell’Interno Matteo Salvini che dal palco avellinese ha bocciato la classe politica locale: «È abituato a fare la campagna elettorale per battute. Mi auguro che pensi anche a governare il Paese con Di Maio senza continuare a litigare, non fa bene al nostro paese questa lite». Alla presentazione delle liste a sostegno di Luca Cipriano non sono mancati i referenti amministrativi locali e regionali come la presidente del Consiglio di Palazzo Santa Lucia, Rosetta D'Amelio e il segretario provinciale irpino del partito, che ha voluto rispondere ai commenti dello schieramento opposto, quello a sostegno di Festa, dicendo: «Altro che cloaca. Con Cipriano abbiamo fatto la scelta giusta con grande responsabilità. Il Pd è qui con il suo simbolo, non altrove». Dal canto suo Enzo De Luca, già senatore del Pd, commenta deciso: il 26 maggio sarà una data importantissima per il capoluogo, il suo sviluppo. Nella candidatura e sfida di Cipriano si raccolgono i germi di una nuova stagione. Qui non si gioca il futuro non del Pd ma del territorio». Intanto Cipriano dal palco invoca una piccola nuova rivoluzione che impari a vivere e pensare il capoluogo in una maniera nuova.