Voto, Santoro è il candidato del centrosinistra alternativo

Sarà il medico avellinese a rappresentare le istanze del mondo progressista e riformista

“Ricominciamo dal pane e la grazia”, con una citazione del sindaco cattolico La Pira, Santoro inizia la sua campagna e apre il dialogo ai popolari e alle "energie migliori" che non si riconoscono nella proposta del Pd

Avellino.  

“Ricominciamo dal pane e la grazia”, comincia con una citazione di La Pira la nuova avventura elettorale di Amalio Santoro, candidato sindaco ufficiale del centrosinistra alternativo. Nel salone del centro sportivo Le Querce di Avellino non c'è stato un momento di tentennamento. L'assemblea convocata da Giancarlo Giordano con “Si può” che tiene insieme Sinistra Italiana, Possibile, Rifondazione e parte dei popolari ha individuato nel medico avellinese, espressione piena e convinta del mondo progressista e riformista irpino, il suo concorrente ideale, in quella che si annuncia una campagna elettorale molto dura e intensa per la città di Avellino, a un anno dal ballottaggio che consegnò al Movimento 5 Stelle le chiavi di Piazza del Popolo.

Amalio Santoro era già stato candidato per il centrosinistra alternativo alle elezioni Provinciali del 2009, oggi scende in campo per il Comune in rappresentanza di un'area di centrosinistra che non si riconosce nel progetto e nel nome del candidato ufficiale del Partito Democratico, ovvero Luca Cipriano.

“Mi auguro che fino alla fine ci sia lo spazio per mettere insieme le energie migliori. Fino all'ultimo proveremo a dialogare con tutte le espressioni di centrosinistra, con i popolari e con coloro che hanno finora condiviso questo percorso. Abbiamo l'esigenza di testimoniare che l'alternativa c'è" ha dichiarato Santoro subito dopo l'applauso che le forze politiche presenti gli hanno tributato. Un incoraggiamento che Santoro ha accolto non senza un brivido, la vertigine che solitamente accompagna le sfide più complesse.

“Abbiamo alle spalle anni devastanti per la politica, per la città, e per il centrosinistra. Abbiamo provato a tirare fuori il meglio del mondo progressista insieme all'associazione Controvento che ringrazio – ha detto ancora Santoro – Noi restiamo fedeli a questo approccio, anche se prevalgono ancora convenienze e sete di potere. Credo che ci sia bisogno di discontinuità totale, soprattutto nel campo del centrosinistra. Il voto ai 5 Stelle l'anno scorso non è stato frutto del caso – continua il candidato sindaco del centrosinistra – ma è figlio di anni e anni di deriva mercantile della politica. Insieme ai popolari e a un gruppo di persone del campo progressista ci candidiamo a tenere accesa la speranza del cambiamento. Siamo pronti a dialogare con chi vuole stare a questa altezza: se l'obiettivo è un pezzettino di potere non ci siamo”.

Poi arriva il momento dell'affondo.

“Io sono il primo democratico senza tessera. Come me tantissimi in questa città. La verità è che Il Pd in irpnia è un non luogo, non è mai esistito. Dalle primarie farlocche del 2008 ai congressi truccati, è stata una deriva inarrestabile fino ad affidarsi al primo che passa. Adesso si appoggiano a espressioni ambigue per provare a rigenerarsi, ma è impossibile rigenerarsi se non sei mai esistito”

Fin qui è chiaro dunque a chi si oppone e cosa non sarà il centrosinistra alternativo. Ma qual è la visione, il punto di partenza di questa proposta elettorale? Ed è a questo punto che Santoro utilizza, forse non a caso, una famosa citazione di Giorgio La Pira, il sindaco di Firenze che viveva da monaco, politico e docente che la Chiesa cattolica ha proclamato “venerabile”.

«L’uomo ha bisogno del pane e della grazia, diceva La Pira. Il pane sono le cose essenziali, l'ordinario. E la grazia è la grande tensione ideale che ci accompagna – ha dichiarato Amalio Santoro – Vorrei che Avellino diventasse semplicemente la città del buon vivere, dove almeno una scuola non rischi di crollare sui nostri figli, dove c'è un traffico sostenibile e una sanità un poì più decente perché un comune può agire anche sulla sanità e soprattutto deve agire sui servizi. Io partirei da lì, da quello che serve a una città sofferente. C'è un pezzo di comunità che muore. Su questo un centrosinistra all'altezza della sfida deve far sentire l sua voce. E noi vogliamo farlo”.